"Rivedere l'impianto della riforma Gelmini che, a quattro anni dal suo avvio, ha dimezzato o addirittura eliminato le ore di didattica in laboratorio affidate agli insegnanti tecnico pratici".
A chiederlo è la Fgu-Gilda degli Insegnanti in occasione delle imminenti scadenze per la definizione degli organici e alla luce della sentenza con cui l'8 aprile scorso il Tar del Lazio ha giudicato illegittimi i tagli all'orario degli istituti tecnici e professionali.
Sono proseguiti nella mattinata del 4/12, i lavori del tavolo tecnico aperto sulle problematiche legate alle retribuzioni del personale della scuola.
Presenti all'incontro le OO.SS e, per l'Amministrazione, il dott.Molitierno.
Gli argomenti trattati hanno riguardato in particolare la retribuzione delle ore eccedenti l'orario d'obbligo e le ricostruzioni di carriera.
"La fotografia scattata dall'Ocse ritrae un panorama migliore rispetto al passato ma non si può ignorare che a fare da traino sono sempre le regioni del Nord. Il divario di competenze tra studenti settentrionali e meridionali si conferma un problema grave, frutto non soltanto delle condizioni socio-economiche sfavorevoli, ma anche dei tagli all'istruzione".
Come richiesto dalla nostra delegazione e dai nostri coordinamenti regionali
Di Meglio (Gilda): bene solo per i precari. Pantaleo (Cgil): poco per l'università
ROMA Un "passo avanti", dopo anni di tagli indiscriminati, sebbene restino problemi irrisolti e questioni in sospeso. È un giudizio positivo solo in parte quello che i sindacati della scuola, degli insegnanti e dei precari fanno del decreto Carrozza. Nel passaggio del testo di legge dalla Camera al Senato, non ci sono stati «miglioramenti, anzi il testo prima era buono, ora è peggiorato», secondo Rino Di Meglio, il segretario di Gilda scuola, che rappresenta i docenti.
Del resto, i tempi per l'approvazione erano piuttosto stretti e non c'era tempo di apportare delle modifiche. «L'unica cosa seria di questo decreto (tutto fumo) - aggiunge Di Meglio - è la stabilizzazione di un gran numero di precari. Ma tutte le altre criticità sono rimaste, e quelle stanziate sono solo piccole somme». Un esempio? Il lodato "welfare degli studenti": «Prima - spiega il sindacalista - prevedeva borse di studio per i ragazzi meritevoli, ora è diventato semplice assistenzialismo.
Destinare fondi agli studenti con difficoltà economiche è un concetto lodevole, ma bisogna premiare i meritevoli». Storce il naso anche davanti al divieto di fumo esteso ai cortili e alle multe che gli insegnanti dovranno fare ai ragazzi sorpresi a fumare. «Ora docenti e bidelli - dice - invece di occuparsi di cose più serie, dovranno andare a caccia degli studenti che fumano fuori o nei bagni, multarli e con quei soldi finanziare la formazione alla salute. Una vera stupidaggine». Irrisolto per Di Meglio il problema dei docenti dichiarati inidonei, penalizzati dalla riforma pensionistica della Fornero e completamente assenti dal decreto. Mentre l'introduzione dell'orientamento obbligatorio e l'insegnamento dell'inglese nella scuola dell'infanzia, pongono una questione: «Non si capisce chi debba fare orientamento e insegnare l'inglese, con quali risorse gli insegnanti dovrebbero fare formazione?».
Scatti di anzianità, spending review, Invalsi, Bes e contratto. Ecco i principali argomenti di cui hanno discusso i sindacati della scuola e il ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, durante l'incontro che si è svolto questa mattina a viale Trastevere.
"Il ministro – spiega Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti – ci ha comunicato l'avvenuta certificazione dei risparmi derivanti dai tagli e noi abbiamo chiesto che si provveda rapidamente con l'atto di indirizzo all'Aran per recuperare lo scatto di anzianità relativo al 2012".
Relazione relativa alla riunione del 20 novembre 2013 tra OO.SS. e Amministrazione preso il MIUR