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Martedì, 12 Maggio 2015 11:01

Scuola, verso incontro governo-sindacati

Oggi alle 15 a Palazzo Chigi i sindacati incontreranno i ministri Stefania Giannini, Maria Elena Boschi, Marianna Madia, Graziano Delrio e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti.

Scuola, verso incontro governo-sindacati
(da Repubblica.it) Sul tavolo la riforma varata dall´esecutivo. La convocazione dopo la protesta del 5 maggio e le polemiche tra la ministra Boschi e le organizzazioni sindacali. Mercoledì saranno sentite le associazioni degli studenti e dei genitori.

Domani il governo incontrerà i sindacati della scuola e anche i leader di Cgil, Cisl e Uil Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Per l´esecutivo, oltre alla ministra Stefania Giannini saranno presenti i ministri Maria Elena Boschi, Marianna Madia, Graziano Delrio e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti. Gli incontri, che hanno al centro il ddl "la buona scuola", si svolgeranno a partire dalle 15 a palazzo Chigi. Mercoledì rappresentanti del governo vedranno anche le associazioni degli studenti e dei genitori. La settimana scorsa incontrando una delegazione del Pd i sindacati avevano sollecitato un confronto con l´esecutivo sul disegno di legge che ha avuto l´ok dalla commissione Cultura della Camera e sta per approdare in aula.

Ministro Boschi“Quando il ministro Boschi afferma che la scuola è in mano ai sindacati, compie un’opera di vergognosa mistificazione.

Lo scorso 5 maggio ha scioperato l’80% degli insegnanti e in piazza a protestare contro una pessima riforma c’era l’intero popolo della scuola. I sindacati sono soltanto uno strumento organizzativo che ha consentito di far emergere il dissenso. Il Governo, invece di aprire un dialogo, attraverso i suoi esponenti insulta gli insegnanti”. A dichiararlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti.

Giovedì, 07 Maggio 2015 21:16

INCONTRO AL MIUR SU UTILIZZAZIONI 2015/16

unione_fa_la_forzaGoverno irresponsabile: a tre giorni dallo sciopero nessuna convocazione 

Pessima risposta al personale della scuola che martedì ha scioperato in massa
I sindacati: prosegue la mobilitazione avviata una rete di informazione costante nelle scuole

 
Quello di martedì 5 maggio è stato lo sciopero più partecipato del personale della scuola. Anche la Funzione Pubblica ne ha certificato la portata.
Quasi l'80% del personale della scuola ha rinunciato ad una giornata di lavoro, ha partecipato alle manifestazioni, per far sentire forte la protesta nei confronti del provvedimento ora all'esame della Camera.
La partecipazione delle famiglie, di tante associazioni e degli studenti, gli attestati di solidarietà, hanno mostrato come il tema della scuola e il rispetto per chi la fa funzionare, sia fortemente sentito come fondante per il nostro Paese.

 

di_meglio_tg5_07_05_2015“Su assunzione diretta da parte del dirigente scolastico, reclutamento attraverso albi triennali territoriali e stabilizzazione dei precari da stralciare dal ddl e attuare con un decreto legge, il Pd non ha dimostrato alcun segnale di apertura. Un'inamovibilità che purtroppo ci aspettavamo e alla quale rispondiamo appellandoci al Parlamento, affinché ascolti concretamente il mondo della scuola sceso in piazza il 5 maggio e accolga la richiesta di incontro avanzata dai sindacati”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta l'incontro avvenuto questa mattina al Nazareno con Matteo Orfini, Lorenzo Guerini, Francesca Puglisi e Simona Malpezzi.
Una giornata di straordinaria partecipazione allo sciopero cui ha aderito l´80% dei lavoratori e alle manifestazioni nelle città italiane.
Il mondo della scuola si è espresso in modo chiaro e forte contro un progetto di riforma che non solo i lavoratori, ma anche studenti, famiglie e cittadini sentono lontano dai loro bisogni e dalle loro attese. Pretendere di riformare la scuola facendo a meno di ascoltarla è un atto di presunzione che non aiuta certo la scuola italiana a percorrere la strada della vera innovazione, di un cambiamento giusto, necessario e condiviso. Gli insegnanti hanno chiesto chiaramente di essere ascoltati.

Il presidente del Senato, Grasso e la presidente della Camera, Boldrini, hanno espresso apertamente la loro disponibilità di ascolto. Lo stesso Presidente del Consiglio si è dichiarato pronto ad attivare il dialogo ed entrare nel merito.

"Caro Renzi, scendi tu a parlare in piazza e vediamo quanta gente viene ad ascoltarti". 

Così Rino Di Megliocoordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, ha sfidato il presidente del Consiglio intervenendo dal palco di piazza Prefettura, a Bari, dove si è svolto il comizio conclusivo della manifestazione contro la riforma della scuola.

Davanti a una platea di 20mila docenti e 4mila studenti, Di Meglio ha avvertito il governo: "Oggi non è scesa in piazza una minoranza ma tutto il mondo della vera scuola. Se il disegno di legge non verrà stoppato, lo sciopero e le manifestazioni di oggi saranno soltanto l´inizio di una lotta che porteremo avanti percorrendo tutte le strade possibili, senza escludere lo sciopero degli scrutini".

 

 

Sei città, sei piazze, sei manifestazioni per dare voce alla protesta del mondo della scuola.
Martedì 5 maggio lo sciopero generale indetto dai sindacati della scuola: Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Scuola, Gilda Unams.

 

Questo il programma delle manifestazioni che si articoleranno a livello territoriale:

BARI
Ore 9.30 - partenza del corteo da Piazza Castello ? arrivo a Piazza Prefettura dove si svolgerà il comizio al quale interverrà Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della FGU-Gilda degli Insegnanti.

 

Invalsi "Un provvedimento decisamente inopportuno che, considerata la vastissima adesione prevista per lo sciopero del 5 maggio, sembrerebbe una strategia per boicottare la grande protesta contro la riforma del governo Renzi".

Così il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, commenta il rinvio delle prove Invalsi deciso dall'istituto di Villa Falconieri.

"Ci chiediamo chi abbia assegnato questo potere al presidente Ajello – dichiara Di Meglio – e interpelliamo in merito il ministro Giannini, visto che l'Invalsi è soggetto alla vigilanza del ministero della Pubblica Istruzione".

 

 si_no"Invece di rispondere nel merito alle critiche poste nei confronti di un disegno di legge che è un mostro giuridico, Renzi fa opera di disinformazione, sferrando l'ennesimo attacco contro i sindacati accusati di voler scioperare per mantenere il loro potere nelle scuole.
Ma di quale potere si tratti, lo sa solo lui. Non c'è peggior sordo di chi non vuole ascoltare e il presidente del Consiglio, dichiarando di non capire le ragioni della protesta e annunciando l'intenzione di scrivere una lettera ai docenti per spiegare la riforma, dimostra ancora una volta di preferire il monologo al dialogo.