Il nuovo assetto organizzativo e didattico degli istituti superiori professionali individua ulteriori incarichi per i docenti tutor senza prevedere per queste figure alcuna formazione e caricando su di loro lavoro aggiuntivo non retribuito.
La Gilda degli Insegnanti dice no all'ennesima riforma in ambito scolastico improntata all'improvvisazione, che svilisce la professionalità dei docenti, all'aumento della burocratizzazione e dei carichi di lavoro.
"Dopo un iter legislativo lungo e spesso confuso - spiega la Gilda - negli istituti superiori a indirizzo professionale è stato introdotto il PFI, ovvero il Progetto Formativo Individuale, che si aggiunge ai PEI e a i PDP, strumenti già numerosi nella realtà di questi istituti. La revisione dei percorsi di istruzione professionale prevede, inoltre, la ridefinizione dei quadri orari, in un'ottica che predilige maggiormente le attività di laboratorio, e la didattica per competenze scandita in Unità di Apprendimento (UdA).
È quanto emerge dall´indagine SWG sull´insegnamento della Storia, presentata oggi nel convegno per la Giornata Mondiale dell´Insegnante
Utile, interessante e importante: nonostante il ruolo sempre più marginale in cui si trova relegata, è così che la Storia viene considerata dai docenti e dagli studenti italiani.
È quanto emerge dall´indagine sull’insegnamento della Storia, realizzata dalla Swg per la Gilda degli Insegnanti e presentata oggi nell’ambito del convegno nazionale “Quale futuro senza la storia? promosso per la Giornata Mondiale dell´Insegnante."
La ricerca è stata condotta su due distinti campioni composti da 300 insegnanti di tutti i gradi di istruzione e 100 studenti delle scuole secondarie di secondo grado, intervistati online e face-to-face.
"Abolire il bonus merito istituito dalla legge 107/2015 e trasferirne i fondi direttamente in busta paga, per incrementare i magri stipendi degli insegnanti in sede di rinnovo contrattuale, è una richiesta che avanziamo da quando è stato introdotto questo iniquo sistema premiale. Accogliamo con soddisfazione, quindi, le critiche negative mosse da Fioramonti al bonus merito e ci auguriamo che dalle parole si passi presto ai fatti eliminandolo.
Dal ministro auspichiamo un'analoga presa di posizione riguardo la composizione del Comitato di valutazione". È quanto afferma Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti.
La netta contrarietà al bonus merito da parte dei docenti italiani è stata ampiamente evidenziata dal sondaggio "Un anno di Buona Scuola: la riforma all'esame degli insegnanti", realizzato nel 2016 dalla Swg per la Gilda degli Insegnanti.