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“Semplificare è cosa buona, ma non se significa abbassare la guardia rispetto a un virus che continua a circolare ampiamente, soprattutto nella fascia di età scolare. E non vuol dire neanche minimizzare le difficoltà e i disagi con cui docenti, personale amministrativo e studenti sono costretti a confrontarsi quotidianamente.

Le scuole, infatti, già oberate di lavoro, non riescono a stare al passo con questo continuo cambio di regole che provoca una grande confusione. Non tranquillizza neppure che il ministero dell’Istruzione, dopo aver fornito alcuni dati, per giunta parziali, sulla diffusione del contagio nelle scuole, abbia poi interrotto le comunicazioni. Sempre con buona pace del principio di trasparenza”.

“L’indagine condotta dall’Osservatorio dei conti pubblici guidato da Carlo Cottarelli sulle ore effettive di lavoro dei docenti italiani conferma quanto denunciamo da tempo, e cioè che il lavoro sommerso degli insegnanti si è allargato a dismisura non solo per le lezioni da preparare e le verifiche da correggere, ma anche per tutto il carico di incombenze burocratiche di carattere perlopiù impiegatizio che nulla hanno a che fare con l’attività didattica.

Mercoledì, 26 Gennaio 2022 08:49

SPECIALE RSU 2022

Per agevolare l´attività dei colleghi impegnati nelle procedure elettorali, mettiamo a disposizione uno speciale di materiali utili.

 “Lo studente morto tragicamente a Udine in un’azienda non è solo una vittima di un incidente sul lavoro. La pratica dell’alternanza scuola lavoro va rivista. Non possiamo pensare di esporre i nostri studenti allo sfruttamento, o peggio a incidenti. Lo studente friulano è morto lavorando gratis per maturare crediti formativi. La Scuola è altro”.

L’università italiana è praticamente l’unico settore. sia nella pubblica amministrazione sia nelle realtà private, che in questa lunga emergenza pandemica non ha adottato a livello nazionale un protocollo di sicurezza o delle linee guida condivise con le organizzazioni sindacali.

“Finalmente Bianchi, dopo mesi di richieste da parte nostra lasciate inevase, ha fornito alcuni dati che, però, si limitano alle percentuali e danno un’idea riduttiva del reale disagio che le scuole stanno vivendo”.

La Gilda degli Insegnanti fotografa la situazione delle scuole italiane

La scuola italiana naviga a vista nel mare tempestoso di Omicron. Da Nord a Sud sono in costante crescita i casi di docenti e alunni positivi al Covid che costringono sempre più numerosi istituti a ricorrere alla didattica a distanza. Dall’indagine condotta dalla Gilda degli Insegnanti su tutto il territorio nazionale attraverso le proprie sedi provinciali, emerge una situazione molto preoccupante che rispecchia l’andamento generale dei contagi. 

“Accogliamo con soddisfazione la nota di chiarimento, che ha recepito le nostre osservazioni, emanata oggi dal ministero dell’Istruzione sulla delicata questione dei controlli del Green Pass rafforzato degli alunni delle secondarie in presenza di due positivi in classe”.

“Prima di partecipare ai tavoli tecnici sulle numerose, e spesso complesse, questioni che riguardano la nostra scuola, vogliamo una risposta di carattere politico. Senza la volontà politica di discutere e confrontarsi, infatti, qualunque incontro diventa inutile, significa parlare del sesso degli angeli e perdere tempo”.

Ancora incongruenze e smentite per i provvedimenti adottati dal Ministero dell’istruzione. Dopo la nota illegittima che estende l’obbligo vaccinale al personale assente per malattia o altri motivi, adesso è la volta della nota emanata il 17 dicembre, con cui si inducono i dirigenti scolastici ad effettuare il controllo del Green Pass anche nei confronti dei lavoratori assenti.