“Considerata la straordinarietà della situazione di emergenza e l’approssimarsi della fine dell’anno scolastico, comprendiamo la necessità di adottare misure in tempi rapidi, ma ciò non giustifica il mancato coinvolgimento delle organizzazioni sindacali rappresentative di un milione di lavoratrici e lavoratori del mondo della scuola.
Dopo il confronto della scorsa settimana, ci auguravamo che la ministra Azzolina convocasse un incontro specifico sui contenuti del provvedimento varato oggi in Consiglio dei Ministri. Ancora una volta, dunque, constatiamo con amarezza che è stato deciso di procedere unilateralmente”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta l’approvazione del decreto scuola.
La decisione di dar corso all'ordinanza sulla mobilità del personale scolastico, così come al rinnovo delle graduatorie del personale ATA, nella situazione di emergenza che il Paese e la scuola stanno vivendo è inquietante, ed è proprio difficile capire come si faccia a sostenere che si tratta di una decisione presa nell'interesse del personale scolastico.
Da anni le domande di trasferimento si fanno on line, ma ciò non toglie che il periodo di presentazione delle domande veda coinvolte decine di migliaia di persone che hanno necessità di ricorrere alle segreterie scolastiche, agli uffici dell'Amministrazione, alle sedi sindacali, sempre affollate ogni anno all'inverosimile per soddisfare richieste di informazione e assistenza da parte del personale docente e ATA.
Pensare dunque di prevedere lo svolgimento di questi adempimenti come se questa fosse una situazione ordinaria significa essere completamente fuori dalla realtà. Divieto di circolazione delle persone, scuole e uffici chiusi come è noto fino al 3 aprile, in Lombardia fino al 15, con la possibilità purtroppo di dover mettere in conto ulteriori proroghe.
L'emergenza che stiamo vivendo in queste ultime settimane, e che ci accompagnerà ancora a lungo, rischia di avere effetti negativi non solo sul regolare svolgimento di quest'anno scolastico, ma anche su quello a venire.
Il che è decisamente molto preoccupante. Infatti, le procedure concorsuali approvate dal Parlamento, che avrebbero dovuto essere avviate in questi giorni, sono di fatto congelate a tempo indeterminato, con il concreto rischio di non concludersi in tempo per il prossimo settembre.
I numeri sono impressionanti: altri 50.000 supplenti che si aggiungeranno agli attuali 150.000 incarichi a tempo determinato, prefigurando una situazione esplosiva con un corpo docente composto al 25% da docenti precari.
Dott. Marco Bruschi
Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero dell’Istruzione
Oggetto: Mobilità del personale docente, educativo e ATA per il 2020/21
Le scriventi Organizzazioni sindacali, considerato il perdurare dell’attuale emergenza epidemiologica, la cui gravità ha indotto il Governo all’applicazione generalizzata in tutta Italia delle misure in origine prescritte a una sola porzione territoriale, ritengono che non sussistano nel modo più assoluto le condizioni per uno svolgimento nei tempi annunciati delle procedure riguardanti la mobilità del personale docente, educativo ed ATA per l’a.s. 2020/2021, in particolare che non sia possibile far partire dal 16 marzo il periodo previsto per la presentazione delle domande.
A tutte le strutture
Loro sedi
Roma, 9 marzo 2020
Oggetto: emergenza Coronavirus – nota organizzativa unitaria
Care e cari,con riferimento alle ultime disposizioni del Governo in materia di emergenza Coronavirus (DPCM n 59 8 marzo 2020), nonché alle rispettive Ordinanze regionali e dalle indicazioni confederali che ad esse sono seguite, riteniamo utile dare alcune indicazioni unitarie di carattere organizzativo per lo svolgimento delle ordinarie attività di carattere sindacale, valide per tutte e tutti coloro che, a qualsiasi titolo,operano nelle nostre strutture.