"Fino a quando la politica continuerà a essere miope e a considerare le voci di bilancio riguardanti l'istruzione come una spesa invece che come un investimento, al nostro Paese mancheranno basi solide su cui costruire il futuro".
Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta i dati del rapporto Ocse 'Education at a Glance 2019' che evidenziano una retrocessione dell'Italia in termini di risorse stanziate per scuola e università.
"Dall'indagine Ocse emerge che dal 2010 al 2016 la spesa per l'istruzione è calata del 9%: invece di ingranare marce per accelerare il cammino del nostro Paese, ci muoviamo come i gamberi. Impietoso anche il confronto con gli altri Paesi dell'area Ocse, dove in media a scuola e università viene destinato il 5% del Pil, mentre in Italia la percentuale scende al 3,6.
Si tratta di numeri che impongono alla nostra classe politica una riflessione seria che deve essere seguita con urgenza da interventi strutturali in grado di invertire la rotta".
Affrontate alcune questioni relative alla circolare sulle assunzioni a tempo determinato di imminente emanazione
Questa mattina presso il Ministero dell´Istruzione si è tenuto un incontro per discutere alcune questioni relative alla circolare sulle assunzioni a tempo determinato di imminente emanazione.
Riportiamo di seguito una sintesi di quanto è emerso nel corso della riunione.
Completamento orario
È stato stabilito che il completamento deve essere attribuito anche frazionando la cattedra o il posto intero in tutti gli ordini di scuola.
Analogamente è stato convenuto che lo stesso principio si applichi al personale ATA.
Quanto alla gestione amministrativa del rapporto di lavoro, a differenza che in passato, gli interessati stipuleranno un unico contratto, comprensivo dello spezzone di titolarità e di quello di completamento, con il dirigente dell´istituzione scolastica con il maggior numero di ore.
Sarà cura dello stesso dirigente disporre l´acquisizione al Sidi della posizione del docente interessato.
L’approvazione del decreto che dà attuazione all’intesa su reclutamento e precariato è un fatto importante, nonostante le riserve che ancora permangono in una parte della maggioranza e che spiegano la formula (“salvo intese”) con cui il Consiglio dei Ministri ha licenziato il provvedimento.
Un concreto passo avanti è stato fatto, ora è necessario che il decreto venga pubblicato e approvato in tempi brevi, senza cambiamenti sostanziali, e includendo anche la previsione di un concorso riservato ai facenti funzioni DSGA, in coerenza con i contenuti dell'intesa.