“Vale la pena ricordare al ministro – afferma Di Meglio – che l’organizzazione delle lezioni per gruppi o gruppi di livello è una metodologia nota agli insegnanti da 40 anni e, in ogni caso, si tratta di una scelta didattica che rientra nella libertà di insegnamento sancita dalla Costituzione. Forse è anche opportuno rammentare uno dei capisaldi dell’aritmetica, la proprietà invariantiva secondo cui in una sottrazione, se aggiungiamo o togliamo la stessa quantità al minuendo e al sottraendo, il risultato finale (cioè, la differenza) non cambia. Non è, dunque, distribuendo gli alunni in classi o gruppi che si può ridurne il numero affidato ai docenti, ma – conclude il coordinatore nazionale - soltanto aumentando gli organici e gli spazi dove svolgere le lezioni, come la Gilda ha sempre sostenuto e chiesto con forza al ministero”.
Roma, 16 giugno 2021