13/11/2012
Dal 2009 gli statali, dice il Sole24 Ore, hanno perso il 5,8% del potere d'acquisto. L'augurio è che almeno il Governo lo sappia, anche se il blocco dei contratti, che ha ridotto la retribuzione reale, sia stato deciso in epoca berlusconiana
Secondo un calcolo realizzato per II Sole 24 Ore da Aran, l'agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, se si prende come indicatore la retribuzione media contrattuale annua del 2009, pari a 27.613 euro, si scopre che tra il 2010 e il 2012 i dipendenti statali hanno perduto 1.602 euro di reddito a causa dell'erosione monetaria prodotta dall'inflazione, che nel periodo, in termini cumulati, è cresciuta del 7,5 %. Se questo dato si rapporta alla variazione percentuale dello stipendio appare quella perdita del 5,8% del potere di acquisto del salario e quindi la perdita secca di retribuzione
NUORO - I pionieri, sono stati i docenti dell’ex istituto Magistrale di via Deffenu: già da poche ore dopo la proposta del ministro Profumo di aumentare di sei ore il loro orario di lavoro, senza adeguata contropartita, senza tenere conto della gran mole di lavoro sommerso che già fanno gli insegnanti e senza sbloccare finalmente gli scatti di anzianità, avevano già preparato i primi documenti di fuoco,
E altrettante “dichiarazioni di sospensione delle attività non obbligatorie” consegnate al preside e inviate anche al ministero dell’Istruzione. Che tradotto in altri termini significa niente viaggi di istruzione, nessuna disponibilità a tenere i corsi di recupero pomeridiani per gli studenti in difficoltà, nessuna attività extra-curricolare.
Da lì, la guerra sottile tra i banchi si è diffusa a macchia d’olio in tutte le altre scuole superiori cittadine che hanno costituito una sorta di coordinamento anti-Profumo. E dopo gli annunci dei giorni scorsi, si tradurrà in diverse assemblee sindacali, e delle rappresentanze Rsu, fino ad arrivare allo sciopero del 24 novembre.
"E' un primo passo importante, ma continueremo a vigilare. Anche perché il ricorso ai voti di fiducia è sempre dietro l'angolo". Il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, commenta così la presentazione dell'emendamento alla Camera da parte dei tre partiti di maggioranza per l'abrogazione della norma contenuta nella legge di stabilità sull'aumento dell'orario delle lezioni frontali per i docenti (da 18 a 24 ore).