Comunicati

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Le iniziative di mobilitazione messe in atto nei giorni scorsi, sostenute dalla forte partecipazione dei lavoratori della scuola che in tanti modi stanno manifestando il disagio crescente per le condizioni in cui sono costretti a operare, hanno prodotto importanti risultati.Ieri sono state cancellate le norme inserite nel disegno di legge di stabilità che stravolgevano il contratto nazionale modificando gli orari di servizio dei docenti.Oggi, in un incontro a Palazzo Chigi che ha visto la presenza, insieme al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, dei ministri Profumo (Istruzione), Grilli
Lezioni interrotte in tutte le scuole d'Italia e docenti riuniti in affollatissime assemblee da Nord a Sud. Ha riscosso grande successo la giornata di mobilitazione indetta oggi dalla Gilda degli Insegnanti e dagli altri sindacati della scuola contro le 24 ore e per rivendicare il diritto agli scatti di anzianità maturati nel 2011 e non ancora corrisposti dal ministero dell'Istruzione.
"I tempi stringono ed è molto grave che il ministro Profumo non sia ancora riuscito a presentare una proposta alternativa all'aumento dell'orario di lavoro per i docenti per rispettare i risparmi dettati dalla spending review. Noi lotteremo fino in fondo per contrastare le 24 ore e, a questo punto, lo sciopero e la manifestazione del 24 novembre saranno soltanto l'inizio di una dura battaglia". Così il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, commenta la notizia della mancanza di una copertura finanziaria per evitare il passaggio da 18 a 24 ore settimanali di insegnamento.