Si tratta – denuncia Di Meglio – di un'ignobile furberia, perché non è giusto che i requisiti pensionistici vengano modificati soltanto a scapito di alcuni cittadini. Di fronte a tali iniquità, anche gli insegnanti si mobiliteranno per intraprendere ogni forma di lotta contro questa manovra economica".
"Come cittadini – aggiunge Di Meglio – esprimiamo forti dubbi sulla reale volontà di questo parlamento di intervenire sui costi spropositati della politica: prima di chiedere pesanti sacrifici ai cittadini, i nostri parlamentari dovrebbero ridurre i loro stipendi che sono il doppio rispetto a quelli dei colleghi europei. Ma ci rendiamo conto – conclude il coordinatore della Gilda – che sarebbe come chiedere ai topi di smantellare le aziende casearie".
Roma, 31 agosto 2011
Ufficio stampa Gilda Insegnanti