“L’unico modo per evitare che gli insegnanti perdano questo compenso – afferma la Gilda – sarebbe reperire le risorse nei fondi di istituto.
Ma, considerata la grave situazione economica in cui versano le scuole, si tratta di una soluzione molto difficile da attuare”. Questo provvedimento, dunque, rappresenta un motivo in più per convincere i docenti a non partecipare ai viaggi di istruzione il prossimo anno scolastico, aderendo così a una delle forme di protesta che la nostra associazione ha già programmato”.
Roma, 8 luglio 2010
Ufficio Stampa Gilda degli Insegnanti
Ester Trevisan