Per mesi abbiamo chiesto al ministero dell'Istruzione di aprire un tavolo per discutere le modalità di attuazione della DDI, ma l'Amministrazione si è sempre rifiutata, preferendo agire unilateralmente con decreti, circolari e note.
Soltanto il 22 ottobre siamo stati convocati con una proposta di Ccni e tempi strettissimi per la trattativa.
Quanto al merito, si tratta di un contratto che in realtà non interviene sulle questioni importanti da regolare, come i tempi, il tipo e le modalità della prestazione lavorativa richiesta ai docenti, ma non fa che ricalcare il decreto ministeriale dell'agosto scorso e le linee guida.
Tra i punti che contestiamo, quello riguardante il servizio dei docenti in quarantena, che contraddice la legge che equipara tale condizione al ricovero ospedaliero, costringendo gli insegnanti a disposizione a operare in qualità di vigilanti passivi, funzione che non è prevista dal Ccnl. Inoltre, l'indicazione del rispetto dell'orario di servizio non tiene conto della nuova modalità della didattica digitale integrata che comporta una gestione dell'ora di lezione e dell'orario settimanale del tutto diversa da quella in presenza e che necessita di congrue pause nel collegamento.
Rimangono, poi, aperte le questioni dell'utilizzo della strumentazione informatica di proprietà dei docenti e delle piattaforme private a pagamento in mancanza di un'unica piattaforma pubblica sicura e gratuita. Non dimentichiamo che tra precari e educatori dei convitti, un docente su quattro non può usufruire della card con cui acquistare materiale informatico. Senza contare, poi, che in molte parti d'Italia e in molte scuole il collegamento internet appare molto fragile e del tutto insufficiente a garantire la Did.
Considerata l'importanza dei temi affrontati e la chiusura dimostrata dall'Amministrazione in fase di trattativa, chiediamo un incontro politico a livello adeguato affinché si possa giungere a un impegno anche in termini economici, che preveda le risorse con cui retribuire l'eventuale servizio aggiuntivo prestato dagli insegnanti. E ci auguriamo che quanto prima venga convocato il tavolo per il rinnovo del Ccnl scaduto ormai da due anni.
Roma, 26 ottobre 2020