“L'avvio del prossimo anno scolastico si preannuncia all'insegna del caos, in barba alle promesse sbandierate dal ministro Giannini e da Renzi. Più che 'Buona Scuola', quella che si profila per docenti e studenti sembra una scuola alla buona”. A dichiararlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti.
“Il Governo ha spacciato la riforma come cura miracolosa contro la 'supplentite', ma in realtà anche quest'anno assisteremo al solito balletto dei supplenti, aggravato dal fatto che, in base al nuovo piano di immissioni in ruolo, bisognerà attendere novembre per sapere se e dove verranno assunti.
Inoltre la legge 107/2015 – incalza Di Meglio – aumenta la burocrazia all'interno della scuola con l'introduzione del Pof triennale, che deve essere approvato entro ottobre, e del nuovo comitato di valutazione di cui non si conoscono ancora le modalità di funzionamento.
Sarebbe dunque auspicabile – sottolinea il coordinatore della Gilda – che questo nuovo organismo non fosse eletto in occasione del primo collegio dei docenti e aspettare che si definisca la sua funzione in maniera più dettagliata”.
“Ai già noti problemi che segnano sempre l'inizio di ogni anno scolastico, come il sovraffollamento delle classi e la sicurezza degli edifici, soltanto per citarne alcuni, – conclude Di Meglio – ora si aggiungono quelli causati da una legge sbagliata che costringerà ad occuparsi più delle questioni amministrative che della didattica”.
Roma, 20 agosto 2015