SCUOLA: INDAGINE CIDI, STRESS MA ANCHE TANTA PASSIONE PER INSEGNANTI ITALIANI

Written by Lunedì, 30 Gennaio 2012 20:28
ansaSCUOLA: INDAGINE CIDI, STRESS MA ANCHE TANTA PASSIONE PER INSEGNANTI ITALIANI
OLTRE IL 57% NON CAMBIEREBBE COMUNQUE PROFESSIONE

 

(Adnkronos) - ''Insegnare, al di la' di quella che puo' essere l'immagine veicolata dai media o legata al senso comune di chi vede la
scuola dal di fuori - evidenzia la ricerca del Cidi - e' un'attivita' lavorativa difficile e impegnativa.
E' innanzitutto un lavoro che provoca stress perche' si e' direttamente a contatto con altre persone, in questo caso gli allievi ma anche colleghi, dirigenti e genitori''. D'altra parte, pero', proprio il rapporto diretto con bambini, ragazzi e giovani costituisce una delle fonti di maggior
riconoscimento, soddisfazione e gratificazione di questo lavoro.

 

Analizzando i motivi di insoddisfazione la ricerca conferma i sintomi di una profonda insoddisfazione per una professione che ha
scarso riconoscimento sociale (per il 69,4% del campione) e che e' caratterizzata dalla mancanza di una progressione economica (per il
52,7%). Gli insegnanti puntano il dito anche sul alcune trasformazione della scuola : ben il 34% del campione esprime, ad esempio, un
giudizione negativo sull'autonomia scolastica, ritenuta colpevole di aver 'trasformato la scuola in un'azienda'. Sempre rispetto
all'autonomia scolastica, un numero analogo di intervistati fa sentire la propia delusione, ritenendola ''un'occasione perduta perche'
applicata male e senza risorse'' (per il 35,5%).

Ma, quando si chiede di indicare i motivi di soddisfazione, la stragrande maggioranza degli insegnanti (55,7%) risponde ''Mi mette a
contatto con i giovani'' ( nella scuola secondaria tale risposta raggiunge il 74,5%), ben il 48,5% indica tra i motivi di soddisfazione
il fatto di sapere iorpeopnio lavoro a'e' molto importante per la societa''' oppure che ''e' una lavoro creativo (48,2%). La maggioranza
assoluta degli intervistati (57,3%) confermerebbe comunque la scelta di insegnare contro il 7,7% che cambierebbe in ogni caso.

(Adnkronos) - Sempre per quanto riguarda i valori, per la quasi totalita' del campione la scuola dovrebbe educare soprattutto a
''rispettare le norme'', ''all'importanza della cultura'' (entrambi i valori per il 98,7% dei rispondenti dovrebbero essere trasmessi 'molto
o abbastanza' dalla scuola ) e alla ''liberta' di pensiero e di espressione (per il 98,5%), a insegnare il ''rispetto degli altri e la
loro integrazione (per il 98,5%). Seguono, di poco, l'uguaglianza delle persone'' (98%), la ''solidarieta', l'impegno e il senso di
giustizia'' (per il 97,5%).

Tra le mura scolastiche, al contrario, non si dovrebbero invece insegnare il ''successo economico'' ( per quasi due terzi degli
intervistati) e il ''rispetto e la difesa del nostro paese'' (la scuola dovrebbe trasmetterlo 'poco o per nulla' per circa per circa il
12%).

Per quanto riguarda la valutazione, secondo gli insegnanti serve poco ''a premiare chi studia e a punire chi non lo fa'' ( appena il
5,8% del campione); la sua funzione e' soprattutto quella di ''verificare quali contenuti e quali competenze non sono adeguarti e
vanno ripresi nella lezione '' (lo ritiene poco piu' del 60% degli intervistati), ma anche a far ''comprendere agli allievi e alle
famiglie quali sono i miglioramenti e le carenze nello studio'' (60,9%) e a ''individuare gli allievi piu' deboli sui quali
intervenire con azioni di recupero oppure quelli piu' meritevoli di approfondimento'' (58,5%).

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