"Nei prossimi giorni, oltre agli studenti della scuola secondaria di primo grado, anche quelli delle superiori dovranno affrontare gli esami di maturità. È importante ricordare – afferma Di Meglio – che si tratta di insegnanti che prestano un servizio oneroso, ricevendo compensi irrisori. All'impegno per gli esami di Stato, inoltre, si aggiunge quello dei corsi di recupero che spesso non vengono retribuiti perché le scuole non dispongono delle risorse economiche necessarie. Si tratta di un tour de force che in molti casi – sottolinea il coordinatore nazionale della Gilda – potrebbe costringere i docenti a rinunciare a buona parte dei 36 giorni di ferie previsti dal contratto nazionale. I docenti italiani operano in condizioni sempre più difficili, spesso vilipesi da chi dovrebbe ringraziarli e, nonostante ciò, - conclude Di Meglio – lavorano con dedizione e senso del dovere, contribuendo in modo determinante al futuro del Paese".
Roma, 14 giugno 2011