Secondo la Gilda, infatti, sono ancora troppi i problemi da risolvere, come quelli relativi alla privacy, alle procedure di comunicazione dei voti alle famiglie e alla firma digitale necessaria per la validazione giuridica delle comunicazioni. "Nonostante ciò – spiega la Gilda – dall'inizio di settembre in numerose scuole i dirigenti scolastici stanno provando a imporre ai collegi dei docenti l'introduzione dei registri elettronici.
Eppure la norma non può essere considerata esecutiva poiché manca ancora il piano di attuazione del Miur.
Inoltre – sottolinea la Gilda - la circolare emanata dal ministero dell'Istruzione il 3 ottobre scorso non impone alcun termine per l'introduzione del registro elettronico. Per l'anno scolastico appena iniziato, dunque, l'adozione di questo nuovo strumento didattico è ancora facoltativa".
La Gilda degli Insegnanti invita quindi i docenti a rifiutare qualsiasi deliberazione del collegio che avalli l'introduzione del registro elettronico e, in caso di ordini di servizio, a rivolgersi alle sedi della Gilda.
Roma, 13 settembre 2013