Precari triennalisti, l’immissione in ruolo cancella il danno

Mercoledì, 22 Aprile 2020 15:33
 Si è svolta questa mattina in video collegamento l'audizione presso la 7ª Commissione del Senato della Federazione Gilda-Unams in merito al Decreto legge 22/2020 "Misure urgenti sulla regolare conclusione e l'ordinato avvio dell'anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato"

 Si è svolta questa mattina in video collegamento l'audizione presso la 7ª Commissione del Senato della Federazione Gilda-Unams in merito al Decreto legge 22/2020 "Misure urgenti sulla regolare conclusione e l'ordinato avvio dell'anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato".

Di seguito, le osservazioni e le proposte illustrate dalla delegazione e contenute nella memoria depositata.

Esame di Maturità

No a una semplificazione delle prove dell'esame di Stato, o con commissioni formate solo da membri interni, protratta oltre le necessità dettate dall'emergenza in corso. La preoccupazione espressa dalla FGU è che le misure adottate possano cristallizzarsi, provocando un ritorno all'esperienza, del tutto negativa, del ministero Moratti che accentuò una sorta di anarchia valutativa in molte istituzioni scolastiche e un abbassamento del livello generale di preparazione dei candidati. Il rischio concreto è di aprire la strada all'abolizione del valore legale del titolo di studio con la decostruzione dei principi fondativi della Scuola della Repubblica.

Mancano, inoltre, riferimenti normativi circa le modalità di convocazione, svolgimento, verbalizzazione e votazione degli organi collegiali della scuola che possono essere convocati nel periodo emergenziale in modalità telematica.

Reclutamento

I numeri del precariato sono impressionanti: altri 50.000 supplenti che si aggiungeranno agli attuali 150.000 incarichi a tempo determinato, prefigurando una situazione esplosiva con un corpo docente composto al 25% da precari. Occorre avviare un percorso abilitante riservato aperto a tutti i docenti che, con tre anni di servizio nella scuola statale, hanno maturato i requisiti previsti per la partecipazione al concorso straordinario e aspettano da mesi la possibilità di veder stabilizzato il loro rapporto di lavoro.

Per quanto riguarda l'aggiornamento delle graduatorie, se necessario, pur di procedere per evitare l'esplosione delle MAD a settembre 2020, si ritiene praticabile anche l'aggiornamento delle graduatorie così come sono ora per un solo anno scolastico, in attesa di quelle provinciali che potrebbero partire dal successivo anno scolastico 2021/2022.

Didattica a distanza

L'istituzione scuola e la sua funzione, sancite dalla Costituzione, si esplicano nella relazione in presenza tra insegnante e discente. Per la FGU, dunque, lo strumento della DaD deve necessariamente limitarsi alle situazioni emergenziali e straordinarie.

La norma del decreto che sembrerebbe renderla obbligatoria è fumosa e, in quanto tale, si presta alle più svariate, e spesso deleterie, interpretazioni da parte di alcuni dirigenti scolastici. In primis, va chiarito che qualsiasi deroga alle modalità di prestazione del servizio previste dal Ccnl deve essere oggetto di specifica contrattazione con i sindacati. Necessario, dunque, che si attivi un tavolo di confronto con l'Amministrazione in merito alle ricadute sull'organizzazione del lavoro. Occorre, inoltre, che sia il Parlamento a individuare gli strumenti per garantire l'accesso ad internet a tutti gli alunni attraverso finanziamenti dedicati non solo all'acquisto agevolato o al comodato d'uso dei necessari device, ma anche alla fruizione gratuita della Rete veloce, così da realizzare uniformemente su tutto il territorio nazionale il diritto all'istruzione sancito dall'art. 34 della Costituzione.

Formazione delle classi per il prossimo anno scolastico

La FGU-Gilda degli Insegnanti rileva la necessità di riprendere le lezioni in presenza, che sole garantiscono la relazione insegnamento/apprendimento. Tale ripresa deve avvenire, però, nelle condizioni di massima sicurezza per gli studenti e gli insegnanti, in particolare con il rispetto del distanziamento. Per questo, ritiene doveroso inserire nel decreto legge la modifica delle norme relative alla formazione delle classi: il numero degli alunni deve essere calcolato sugli spazi del distanziamento e comunque non oltre le 18 unità.

Roma, 22 aprile 2020

Visualizzato 647 volte Last modified on Venerdì, 25 Marzo 2022 18:32