Già oltre 10.000 ricorrenti si sono registrati nella piattaforma www.ricorsocgs.it per partecipare all'iniziativa risarcitoria contro il blocco dei contratti e delle retribuzioni promossa dalla Confederazione Generale Sindacale (CGS).
Sono oltre 10.000 i lavoratori del pubblico impiego che hanno già aderito al ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) contro il blocco dei contratti e delle retribuzioni, organizzato dalla Confederazione Generale Sindacale (CGS), di cui fa parte la FGU insieme con FLP (Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche), NURSIND (Sindacato delle Professioni Infermieristiche) e Unione Artisti UNAMS.
Gli obiettivi dell'iniziativa sono il riconoscimento di un equo indennizzo per gli anni di blocco contrattuale, che vanno dal 2010 al 2015, e la riapertura immediata del negoziato all'Aran per un rinnovo contrattuale che metta a disposizione risorse economiche dignitose e non elemosine.
Per partecipare al ricorso, è stata attivata sul portale www.ricorsocgs.it una piattaforma ad hoc attraverso cui i ricorrenti possono registrarsi e inserire i propri dati personali.
Per ogni ricorrente sarà chiesto un indennizzo che sarà quantificato in importi a partire dai 4000 euro.