Dai dati sintetici si rileva un incremento complessivo di oltre 8.300 alunni, a fronte di una diminuzione di ca. 2.500 classi, dovuto all' innalzamento del numero di alunni per classe che ha raggiunto la media nazionale di 21,45.
Fra gli altri dati forniti ha notevole rilevanza il decremento di organico di "soli" 16.980 posti, rispetto ai 19.700 preventivati, in quanto i 2.720 posti in più sono dovuti all' incremento delle classi che si sono dovute sdoppiare perchè superavano i 31 alunni ed al cumulo degli spezzoni non calcolati in organico di diritto. Tali sforamenti nella quasi totalità hanno riguardato la Scuola dell' Infanzia e la Secondaria di II Grado.
Per quanto riguarda i disabili, c' è stato un incremento di oltre 10.200 alunni e di oltre 3.200 posti. Da ciò si rileva che non è stato rispettato il rapporto 1/2 fra docenti di sostegno e alunni disabili previsto come tetto di organico dalla Finanziaria 2008 di Prodi/Fioroni e, pertanto, si sarebbero dovuti autorizzare ben 1.700 posti in più.
Scendendo, infine, nel dettaglio dei singoli gradi d' istruzione è lampante la sproporzione fra le classi in meno autorizzate dall' Infanzia alla Primaria e l' elevato numero di posti soppressi, a causa non solo dell' incremento alunni/classe, ma in particolare per la consistente riduzione del tempo pieno e di quello prolungato e, quindi, dell' offerta formativa al di là dei proclami fasulli del ministro.
Facendo un esame geografico delle variazioni registrate, è falcile rilevare un incremento al Nord dei posti di sostegno, un maggior decremento dei posti e delle classi al Sud, proprio per il decremento dell' offerta formativa a tempo pieno e prolungato. Durante l' incontro, inoltre, è stato comunicato alle OO.SS. che mentre al Nord c' è una maggior richiesta di scuole paritarie, al Sud avviene esattamente il contrario.
Relativamente al prossimo anno scolastico la riforma delle Superiori riguarderà anche le terze classi, mentre le IV e le V continueranno a sviluppare gli organici con le preesistenti modalità e, pertanto, dalle parti presenti al tavolo si è ritenuta ragionevole l' adeguamento della mobilità alle nuove norme, solo quando la riforma sarà arrivata a regime, unificando gli organici.
La ns. Delegazione ha stigmatizzato la libertà concessa ai DS di manipolare gli organici, malgrado la chiarezza delle norme emanate nei casi in cui più classi di concorso sono coinvolte nell' atipicità. Infatti, la maggior tutela prevista per l' A052 nei confronti dell' A051 e per l' A039 rispetto all' A060 è stata sovvertita dai DS, nel completo disinteresse degli UST che non hanno effettuato alcun controllo. Tale problema dovrà essere risolto per le due discipline letterarie, mentre le cattedre sottratte all' A039 dovranno ritornare a tale classe di concorso, in quanto la riforma non consente la "cessione" all' A060, tollerata per l' attuale anno scolastico.
In merito alle classi di concorso, ci si è espressi per un riesame di quelle previste dal DM 39/98, da aggiornare opportunamente sia per quanto riguarda i contenuti, che per i titoli di accesso, ma si ritiene in modo condiviso che il loro assetto sia più rispondente alle attuali esigenze di quanto non lo siano quelle attualmente modificate e non ancora adottate.
LA DELEGAZIONE