Il Ministero è stato altresì condannato al pagamento di un risarcimento pari ad una mensilità per ogni anno di precariato.
Nella sentenza il Giudice ha sanzionato il M.I.U.R. per l'utilizzo abusivo dei contratti di lavoro precario, interpretando la normativa nazionale in maniera conforme ai principi comunitari espressi in una direttiva CEE (70 del 1999) che impegna gli Stati aderenti alla CEE a creare un quadro normativo per la prevenzione e la repressione degli abusi derivanti dall'eccessivo precariato.
Nella legislazione italiana vigente è previsto il diritto di tutti i lavoratori (privati) che abbiano lavorato per più di tre anni ad essere "stabilizzati" di diritto, mentre è noto che vi sono nel pubblico impiego e soprattutto nella Scuola, lavoratori precari (docenti e non) che annualmente vengono assunti a tempo determinato per ricoprire supplenze e cattedre (stabilmente) vacanti.
La sentenza del Tribunale di Trani, lungamente motivata ed articolata, fa dunque ragione di questa ingiustificata discriminazione sanzionando anche il datore di lavoro pubblico che incorra in tale abusi.