Dopo la lettera unitaria con la quale le OO.SS. hanno chiesto al Ministro e all'amministrazione di aprire tavoli di confronto sui promessi provvedimenti finalizzati al decreto di fine febbraio (buona scuola), qualcosa si è mosso.
La dott.ssa Novelli della Direzione del personale si è infatti impegnata a programmare una serie di incontri, di norma quindicinali, per dare adeguata informazione alle OO.SS. circa i vari problemi aperti. Ma ha anche confermato la linea di riservatezza che il governo intende tenere circa la prospettata revisione delle classi di concorso e i provvedimenti specifici della buona scuola.
Tutte le OO.SS. hanno ribadito che non si tratterebbe di ingerirsi nelle scelte politiche del governo, ma di consentire una corretta informazione che, come già dimostrato in tanti anni, può evitare che i provvedimenti siano viziati ab origine e possano diventare ulteriore causa di contenzioso.
In merito ai neo abilitati con TFA e PAS circa il loro possibile inserimento in seconda fascia, la dott.ssa Novelli ritiene che l'unica soluzione possibile sia quella di creare una fascia aggiuntiva nelle graduatorie di istituto di seconda fascia essendo per legge vietato l'aggiornamento. La soluzione appare per il momento accettabile anche se sono oscure le norme che il governo intende emanare nella "buona scuola" su organici e graduatorie visto che ha promesso il loro utilizzo residuale dopo la creazione dell'organico funzionale.
Sul TFA il dott. Molitierno ha relazionato brevemente sulla situazione (confusa) in essere. Tutte le OO.SS. hanno ribadito che è necessario che ci sia una regia nazionale fatta dal MIUR per definire i contingenti TFA nella misura in cui non siano attivati in alcune regioni (definizione di criteri di attribuzione nelle università viciniori, ecc.). In questo momento prevale una sorte di anarchia gestita dalle università senza alcun atto di indirizzo.
Sulla questione aperta dalla presa di posizione della CRUI sull'inopportunità di aprire i TFA a coloro che hanno già una abilitazione (tipo PAS), l'amministrazione ha riconfermato la possibilità perche il Decreto 249/10 lo consente.
Sulle altre questioni (tutor, ecc.) tutto è demandato ad altri approfondimenti.
In meriti ai percorsi di formazione di sostegno dovrebbero coprire tutto il territorio nazionale. Nel caso di alcune regioni (vedi Sardegna) ci sono ancora ritardi a causa della mancata conclusione del I ciclo.
Roma, 21 gennaio 2015
La delegazione della FGU