TFA SPECIALI, SI FARANNO. MA NON PRIMA DI MAGGIO

Written by Martedì, 19 Febbraio 2013 14:46
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di Alessandra Giuliani

Il sì delle commissioni Cultura di Senato e Camera ha aperto le porte al loro avvio. Solo che mancano ancora una serie di passaggi tecnico-burocratici. Che porteranno all'emanazione dei decreti attuativi solo nel mese di aprile. Si allungano pure i tempi per le nuove classi di concorso. I particolari delle due operazioni sono contenuti nella versione cartacea di questo sito, fruibile anche on line.

 

Ormai non ci sono più dubbi: i Tfa speciali, riservati al personale con un congruo periodo di supplenze alle spalle, si faranno. Solo che quello che doveva rappresentare uno degli ultimi atti approvati dal ministro Profumo, prima del suo addio al Miiur, vedrà la sua concretizzazione non prima di alcune settimane. Il sì all'unanimità della commissione Cultura del Senato e quello, più sofferto, dei colleghi di Montecitorio ha infatti spalancato le porte all'approvazione del provvedimento. Solo che dopo il via libera politico, occorre espletare un iter burocratico ancora tutt'altro che indifferente.


Col risultato che per permettere l'attuazione delle norme che modificano le norme vigenti sulla formazione in entrata, previste dal D.M. 249/2010, occorrono infatti altri 50-60 giorni.
Sull'ultima edizione del quindicinale "La Tecnica della Scuola", acquistabile anche on line, sono riportati tutti gli aspetti tecnici per cui i decreti attuativi dei corsi verranno emanati non prima del mese di aprile 2013. E l'avvio dei corsi, di conseguenza, almeno un mese dopo.

 


Sempre sulla versione cartacea di questa testata giornalistica, sarà possibile approfondire le ultime notizie sul rinnovo delle classi di concorso. Il prossimo incontro tra amministrazioni e rappresentanti dei lavoratori sulla materia, che avrà i suoi effetti solo per i futuri Tfa e i concorsi (almeno per alcuni anni non riguarderà organici, mobilità e GaE), si svolgerà martedì 19 febbraio. In quella sede i sindacati esporranno le ulteriori parti che reputano non coerenti. Con i rappresentanti del Miur che valuteranno se le obiezioni siano da reputare pertinenti. Terminato questo confronto, il decreto dovrebbe essere approvato definitivamente dal Ministro. Che però non sarà più Francesco Profumo.
Sul numero 12 della Tecnica della Scuola sono presenti, inoltre, delle interviste esclusive ai vertici uscenti dell'attuale ministero dell'Istruzione: al ministro Francesco Profumo e ai sottosegretari Marco Rossi Doria e Elena Ugolini. E tanto altro ancora...

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