Sono numerosi gli aspetti che il sindacato guidato da Rino Di Meglio contesta, primo fra tutti il mancato rispetto dei limiti dettati dalla Costituzione all'autonomia scolastica. "Inoltre - spiega la Gilda - la proposta di legge Aprea non prevede l'istituzione di organi di controllo che vigilino sull'attività delle scuole autonome e non esplicita i contenuti degli statuti delle singole scuole".
La Gilda non nasconde la sua preoccupazione anche in merito all'ulteriore declassamento del ruolo dei docenti "che nei Consigli d'istituto hanno ben poca voce e la cui funzione, invece, deve essere quella di garanti della natura pubblica della scuola statale".
"Le norme che regolano l'autonomia delle scuole - conclude la Gilda - non possono essere stabilite da gruppi politici ristretti ma devono essere il frutto di una più ampia discussione che deve coinvolgere tutto il Paese e, in primo luogo, i docenti".
Roma, 3 aprile 2012