"Le Sezioni unite della Cassazione – afferma il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio - hanno già chiarito che questi ricorsi competono alla giustizia ordinaria e non a quella amministrativa e adesso anche il Tar del Lazio, grazie al nostro intervento, sta rispedendo al mittente i ricorsi che gli sono stati presentati erroneamente".
"Ciò significa – sottolinea Di Meglio – che i ricorrenti hanno speso inutilmente i loro soldi. Fin dal primo momento avevamo messo in guardia i colleghi, purtroppo inutilmente. Quanto stabilito dal Tar del Lazio dimostra la mancanza di professionalità di quel sindacato che, convincendo migliaia di docenti a rivolgersi al tribunale amministrativo, ha soltanto procurato lauti guadagni a numerosi avvocati, additandoci, per giunta, come ignoranti. I fatti, invece, provano chiaramente che la Gilda non è incompetente, ma che svolge il suo lavoro con onestà a tutela dei suoi iscritti. Adesso – conclude Di Meglio - i ricorsi vinti in sede di sospensione cautelare verranno tutti respinti dallo stesso Tar Lazio cui erano stati presentati".
Roma, 22 febbraio 2011