NUORO. In teoria, avrebbero diritto a un insegnante tutto per loro. Che li segua da vicino, per l’intero orario delle lezioni. In pratica, ne hanno solo “mezzo”, perché il ministero, nonostante una recente sentenza della Corte costituzionale, ha tagliato il numero degli insegnanti di sostegno per gli alunni con gravi disabilità. Ma proprio dalla Barbagia, in queste ore, un gruppo di genitori si prepara a dare battaglia.
Lo fa raccogliendo l’invito della Gilda nuorese a presentare diffide e ricorsi. Anche di questo si discuterà nel primo grande sciopero via web che il sindacato degli insegnanti ha promosso per dopodomani, pure a Nuoro, a partire dalle 8.30, all’Itc Satta di Biscollai, in collegamento via internet con centinaia di altre scuole italiane. Intanto, le prime richieste per le diffide sulla questione dei docenti di sostegno, negli uffici del sindacato, sono già arrivate numerose. Un avvocato si sta preoccupando di dar loro una veste giuridica e di tradurle in precisi ricorsi.
L’obiettivo, come spiega la responsabile provinciale della Gilda e vicecoordinatrice nazionale, Maria Domenica Di Patre, è quello di metterle tutte insieme in una vera e propria “class action”, anche per risparmiare tempo e denaro prezioso. «L’importante, però - spiega la Di Patre - è che questi ricorsi si presentino. Il problema, infatti, è che non tutti sanno che se non si presentano, il ministero, nonostante la sentenza della Corte costituzionale, fa finta di niente, non torna indietro ed è capace di lasciare i disabili e le loro famiglie senza un adeguato sostegno.
E questo è profondamente ingiusto». In tutta la provincia di Nuoro, a quanto pare, il rapporto 1 a 1, ovvero un insegnante per un bambino, è diventato una specie di miraggio che hanno conquistato solo un paio di giovanissimi studenti affetti da gravi problemi di salute. Tutti gli altri - si parla di circa un centinaio - per almeno metà dell’orario di lezione, sono lasciati in balìa di loro stessi o affidati alla generosità dell’insegnante di turno che ha già il suo bel da fare. Il punto è che, mentre sino a qualche tempo fa, il cosiddetto insegnante di sostegno aveva l’intero orario di lavoro a disposizione di un solo bambino, ora, invece, il docente deve dividere l’orario di lavoro tra due bambini.
Significa che per metà delle ore, ciascuno dei due studenti è privo dell’insegnante di sostegno. Tutta colpa dei tagli impietosi del ministero. «Ma le nostre battaglie per la scuola - spiega ancora la vicecoordinatrice nazionale della Gilda, Maria Di Patre - non si fermano qui: daremo battaglia anche sul fronte delle norme di sicurezza nelle scuole. Perché non è possibile che in certe classi, ormai, vengano stipate decine di studenti, in barba a qualsiasi regolamento di sicurezza. Su queste cose non si può transigere. Ne discuteremo anche nell’assemblea via web di martedì 28».
La singolare forma di sciopero e protesta organizzata dalla federazion Gilda-Unams per dopodomani mattina all’Itc Satta di Biscollai sarà la prima di quella che potrebbe diventare una nuova forma di mobilitazione. Per questa occasione, infatti, ben 500 scuole d’Italia saranno collegate via web, e migliaia di docenti potranno interagire tra loro, collegarsi alle assemblee che si tengono in altre regioni, discutere e scambiarsi le opinioni. A Nuoro ci sarà anche il consulente legale della Gilda nazionale, Tommaso De Grandis.
«Tra i tanti motivi che ci spingono a questa mobilitazione - spiega ancora la Di Patre - c’è il blocco degli avanzamenti stipendiali, destinato a essere aggravato dalla totale eliminazione degli scatti di anzianità a partire dal 2013. Un’ingiustizia sociale. Con l’iniziativa di dopodomani la Gilda ribadirà anche il suo secco no anche ai tagli agli organici, alla decimazione dei docenti e al licenziamento in massa dei precari».