“È vergognoso constatare che negli Atenei, a quanto pare - dichiara il Dipartimento - a meritare un adeguamento dei compensi siano solo il rettore e il dirigente generale, a discapito del resto del personale e, in buona parte, dei lavoratori e delle lavoratrici del Comparto”.
Si tratta di risorse, oltretutto, che derivano dai risparmi degli Atenei e che non tengono conto del salario accessorio, bloccato da otto anni cui vanno sommate le percentuali relative agli aumenti contrattuali, compresi quelli previsti per il CCNL ormai scaduto il 31 dicembre 2024.
“Non deve stupire, poi - continua il Dipartimento - se nelle trattative per il prossimo contratto i sindacati siano orientati a far saltare il rinnovo a causa di meccanismi che stanno sempre più impoverendo i lavoratori e arricchendo i vertici”.
Che siano scelte degli enti pubblici o del Ministero, l’aumento dei guadagni a carico di rettori e direttori generali, pone le basi di uno scontro con i sindacati che invece si battono per la tutela e per i diritti di chi realmente fa funzionare le Università.
Così in una nota la Federazione Gilda Unams, Dipartimento Università