È una bocciatura netta quella espressa dalla Gilda degli Insegnanti sul testo unificato elaborato dal Comitato ristretto della Commissione VII della Camera e approdato oggi in Aula a Montecitorio.
"Non c'è alcuna novità rispetto alle 'mille educazioni' che nel passato, e ancora nel presente, la politica scolastica e la società hanno scaricato sugli insegnanti laddove gli adulti non hanno più tempo per educare i giovani" attacca il sindacato che punta l'indice contro i tanti elementi di contraddittorietà destinati ad aumentare la confusione nelle scuole.
"È necessario, invece, prevedere un investimento significativo, destinare ore aggiuntive ai programmi in ordinamento e formare docenti preparati in questa disciplina".
Tra le principali criticità, c'è l'assoluta mancanza di chiarezza riguardo le discipline che andrebbero sacrificate in termini di ore da dedicare all'Educazione civica: "L'indicazione di riservare 33 ore annue alla nuova materia, ricavate all'interno del monte ore obbligatorio in ordinamento vigente, non specifica a quali altre discipline devono essere tolte queste ore. Manca, inoltre, anche ogni riferimento sull'organo che dovrebbe individuare e deliberare queste decurtazioni: il Collegio dei docenti? Il Dirigente scolastico? Il Consiglio d'istituto?" incalza la Gilda.
Rispetto, poi, ai tempi di entrata a regime del nuovo assetto orario comprendente Educazione civica, il sindacato sottolinea come non potrà essere rispettato il termine del prossimo 1 settembre perché le scuole dovranno prima adeguare il PTOF nel quale, secondo la legge 107/2015, deve essere inserita la nuova distribuzione delle ore tra le materie.
Sul fronte dell'organico, inoltre, la Gilda rimarca che la proposta di legge non specifica a chi sarà affidato l'insegnamento dell'Educazione civica nella scuola dell'infanzia, nella primaria e nella secondaria di primo grado, cioè dove non ci sono docenti di discipline giuridiche ed economiche.
"Infine, non possiamo non rilevare come la proposta di legge intervenga in una materia che non può che essere prerogativa del CCNL, cioè l'aumento dell'orario di lavoro dei docenti. Infatti - spiega la Gilda - la proposta di legge istituisce la figura del Coordinatore dell'Educazione civica (uno per ogni classe) la cui attività professionale non dovrà essere retribuita ma, al massimo, ricompensata con un emolumento forfettario".
Roma, 29 aprile 2019