Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, interviene sulla questione sollevata da numerosi docenti riguardo i corsi di specializzazione per ottenere l'abilitazione al sostegno.
"Gli aspiranti corsisti ci segnalano il paradosso per cui in regioni dove, a fronte di migliaia di cattedre vacanti di sostegno, sono stati banditi pochi posti mentre in altre regioni scarseggiano le cattedre da assegnare al sostegno ma abbondano i posti messi a disposizione dalle università. Ciò - rileva il coordinatore nazionale della Gilda - non fa che creare le premesse per ulteriori future migrazioni di docenti, con tutte le disastrose conseguenze che ne derivano".
"A rendere ancora più assurda e grave la situazione - incalza Di Meglio - si aggiungono i costi esorbitanti fissati da alcuni atenei che chiedono un centinaio di euro per la partecipazione al test di accesso e circa tremila euro per chi supererà le varie prove.
Noi riteniamo che il criterio di selezione non debba essere di certo quello economico e il Miur, in quanto ministero non solo dell'istruzione ma anche dell'università, farebbe bene a stabilire tariffe uniformi per tutti gli atenei, così da calmierare il mercato dell'offerta e rendere più democratico l'accesso ai TFA per il sostegno.
Nella totale mancanza di programmazione da parte di viale Trastevere - conclude Di Meglio - si lascia campo libero a fenomeni di vera e propria speculazione economica".
Roma, 4 marzo 2019