A lanciare l'appello è Maria Domenica Di Patre, vice coordinatrice nazionale della Gilda degli Insegnanti, commentando l'approvazione da parte del parlamento francese della legge che mette al bando i telefoni cellulari nelle scuole e invitando il governo italiano a seguire l'esempio d'Oltralpe.
"L'uso degli smartphone, se non debitamente governato da una progettazione didattica specifica, - dichiara Di Patre - può inibire l'apprendimento delle studentesse e degli studenti distraendoli e astraendoli dal lavoro in classe. Dunque, è necessario superare anche nel nostro Paese la visione mitizzata della comunicazione digitale nell'attività didattica che ha segnato la legge della Buona Scuola".
"Un esperto del settore come il professor Manfred Spitzer, autore di 'Demenza digitale' e 'Solitudine digitale', afferma che l'uso dello smartphone a scuola riduce di molto le performance degli studenti.
Gli strumenti digitali devono essere il mezzo e non il fine del rapporto educativo e didattico nella scuola, perché nessun device elettronico - conclude la vice coordinatrice nazionale della Gilda - potrà mai sostituire la relazione dialogica tra discenti e docenti".
Roma, 1 agosto 2018