Duro il commento della Gilda degli Insegnanti sul liceo breve, oggetto questa mattina di un incontro al Miur tra organizzazioni sindacali e Amministrazione.
Il sindacato critica aspramente anche la completa mancanza di coinvolgimento degli insegnanti, sottolineando che “decreto e bando sono stati emanati senza un precedente confronto con i docenti”, e di un monitoraggio delle sperimentazioni avviate negli anni scorsi durante i ministeri guidati da Profumo e Carrozza.
“Inoltre - prosegue la Gilda - gli insegnanti saranno costretti a un super lavoro per rimodulare tutta la programmazione didattica. Il rischio concreto, poi, è che si formino classi di serie A e di serie B, accentuando così le discriminazioni tra studenti con maggiori capacità e quelli meno dotati, con buona pace dell’inclusione tanto decantata dal Miur”.
“A rendere fortemente contrario il nostro giudizio su questa sperimentazione - conclude la Gilda - è anche il sospetto, a questo punto confermato, che il motivo reale di questo tentativo di abbreviare di un anno il corso di studi sia ridurre i costi, tagliando il numero dei docenti attualmente in servizio”.
Roma, 20 ottobre 2017