Presenti all'incontro le OO.SS. rappresentative della scuola, i rappresentanti degli EE.LL. e quelli del mondo del lavoro.
Il Sottosegretario nell'introdurre l'argomento ha fortemente riaffermato la valenza che l'Istruzione Tecnica Superiore può rappresentare quale congiunzione fra il percorso della formazione ed il terziario professionalizzante.

E' stato avviato un primo monitoraggio sui diplomati che sta dando un riscontro positivo con l'80% di occupati a distanza di un anno dal conseguimento del diploma; tali occupazioni risultano anche coerenti con i titoli di studio conseguiti e riguardano qualifiche avanzate.
Le Fondazioni, che costituiscono dette Istituzioni, sono attualmente 84.
Il dato che emerge però dimostra quanto, rispetto alla media europea, nel nostro Paese il terziario professionalizzante sia ancora poco utilizzato.
Il Sottosegretario ha poi illustrato una proposta di revisione delle tabelle relative allo schema degli indicatori e delle articolazioni ai fini del raggiungimento dei requisiti necessari per il mantenimento dell'autorizzazione al riconoscimento del titolo e per l'accesso al finanziamento del fondo da parte delle Istituzioni.
In particolare si intende potenziare la premialità e con dati oggettivi risultanti da monitoraggio INDIRE, si dovrà tener conto dei percorsi formativi conclusisi con rilascio di diploma, nonché dei risultati occupazionali raggiunti.
Il Miur intende dare un segnale chiaro circa la validità di questo percorso formativo, dovrà essere garantita la spendibilità del titolo di studio e favorito un maggior orientamento per gli studenti, anche in collaborazione con le scuole.
Per il prossimo triennio è stato confermato lo stanziamento nazionale.
Le parti sociali presenti al tavolo hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto e per il loro coinvolgimento da parte del MIUR.
Tuttavia è stata rappresentata l'esigenza di realizzare una programmazione coerente con i bisogni del territorio e in tal senso la ns. Delegazione ha espresso perplessità rispetto al ruolo che privati potrebbero avere all'interno delle Fondazioni, laddove venissero operate scelte tali da non produrre ricadute sul piano occupazionale.
E' stata sottolineata la necessità di garantire un orientamento agli alunni che sia in grado di individuare e valorizzare le singole professionalità.
Altra questione posta riguarda il riconoscimento giuridico dei titoli di studio rilasciati al termine dei percorsi formativi, sia in relazione alla spendibilità all'interno del panorama europeo, sia per quanto riguarda possibili crediti universitari.
Dovranno altresì essere maggiormente definiti i quadri orari in merito all'alternanza scuola-lavoro, con particolare riferimento alle ore da svolgere in impresa e quelle in formazione.
Infine si rende necessario un approfondimento sul ruolo dei docenti impegnati in queste professionalità, si dovrà chiarire quale ne sarà lo stato giuridico ed indicare il contratto con il quale tali docenti vengono inquadrati.
La Delegazione FGU.