Cinque i punti all'ordine del giorno:
- formazione dei docenti e anno di prova;
- sistema di formazione iniziale e di accesso al ruolo nella scuola secondaria (comma 181, lettera b – legge 107/2015);
- valutazione dei dirigenti scolastici;
- nuovi criteri di riparto dall'a.s. 2016/2017 del fondo di funzionamento;
- laboratori e piano nazionale scuola digitale.
Per la Gilda-Unams erano presenti il coordinatore nazionale Rino Di Meglio e la vice coordinatrice nazionale Maria Domenica Di Patre.
Il ministro Giannini non ha volutamente accettato il confronto politico sulla legge 107, nonostante tutti i sindacati lo abbiano chiesto, trasformandolo in un incontro meramente tecnico e invitando i presenti a limitare la discussione ai punti previsti dall'ordine del giorno.
Per quanto riguarda il periodo di prova dei docenti, come modificato dalla riforma, il ministro Giannini ha fornito risposte parziali circa i numerosi quesiti posti dalla Gilda-Unams, come quelli concernenti le problematiche relative ai docenti part-time assunti come supplenti in classi di concorso o addirittura in ordini di scuole diversi da quelli ottenuti nell'immissione in ruolo della fase B.
Nulla di nuovo sotto il sole per quanto attiene la procedura di formazione iniziale degli insegnanti neo assunti, a parte le buone intenzioni di partire immediatamente con i corsi di 50 ore invece che a fine anno, come è sempre avvenuto in passato.
Riferendosi ai futuri accessi al ruolo nella scuola secondaria, il ministro ha definito un refuso la parola "apprendistato" di ben tre anni con minima retribuzione che, secondo lei, dovrebbe leggersi come "tirocinio".
In merito a questo punto, Rino Di Meglio ha espresso profonde perplessità sulla durata abnorme del percorso (8 anni, ndr), totalmente fuori linea con quelli previsti negli altri Paesi europei e con un esame di concorso subito dopo la laurea quinquennale sui posti disponibili.
Il coordinatore nazionale ha chiesto inoltre che la definizione della retribuzione sia affidata alla contrattazione e non a una decisione unilaterale del Governo.
Sul fronte dei laboratori e del piano nazionale scuola digitale, al di là del radioso avvenire con l'annuncio di un futuro stanziamento di un miliardo di euro, la Gilda-Unams ha chiesto un monitoraggio delle scuole che sono addirittura prive di un sito internet e l'utilizzo di una piattaforma unica e trasparente da parte di tutte le amministrazioni scolastiche.
Nessuna risposta del ministro, infine, alla denuncia della Gilda-Unams riguardante il grande disagio patito dalle scuole a causa delle procedure tardive delle nomine e le situazioni impossibili provocate dal divieto di nominare i supplenti. Nessuna replica del ministro anche alla richiesta di trasparenza sulle nomine in ruolo.