"La legge sulla 'cattiva scuola' è passata, ma la nostra lotta non si ferma perché continueremo a batterci per il rinnovo del contratto, bloccato da 7 anni, e per cancellare con le azioni legali i punti peggiori della riforma.
Perciò a ottobre scenderemo in piazza per una manifestazione unitaria".
Ad affermarlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, intervenendo all'assemblea nazionale delle Rsu, promossa con Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals, che si è svolta questa mattina al teatro Quirino di Roma.
In merito al contratto, Di Meglio ha avvertito senza mezzi termini: "Nessuno pensi di toglierci gli scatti di anzianità per recuperare risorse, altrimenti la trattativa non andrà in porto".
Parlando della legge 107/2015, il coordinatore della Gilda si è dichiarato fiducioso del lavoro in cui sono impegnati gli uffici legali nazionali di tutti i sindacati: "Questa riforma presenta molti aspetti di incostituzionalità e sono certo che si troveranno i modi per smontarla".
"Sui precari – ha poi attaccato Di Meglio – si è consumato il grande imbroglio di Renzi che lo scorso settembre aveva promesso di stabilizzare 200mila docenti e di risolvere la piaga del precariato. Adesso ci ritroviamo con meno della metà delle assunzioni profetizzate e la grande confusione e le ingiustizie create dalle diverse fasi in cui è articolato il piano di immissioni in ruolo.
E si fa sempre più concreto il sospetto che il misterioso algoritmo adottato dal Miur abbia combinato gravi pasticci".
Di Meglio ha concluso il suo intervento lanciando un appello a intellettuali, costituzionalisti e società civile affinché si apra un ampio dibattito sulla funzione della scuola e sul ruolo della docenza per cambiare i punti più critici della legge 107.
Roma, 11 settembre 2015