"I 4000 docenti ai quali è stato negato il diritto legittimamente maturato di andare in pensione – afferma la Gilda – sono vittime di una grave ingiustizia che il Governo deve risolvere reperendo le risorse economiche dai tagli agli sprechi".
Oltre al pasticcio di Quota 96, quello delle pensioni è un tema caldo per tutti i docenti costretti a rimanere in cattedra fino a 66 anni. Per sciogliere questo nodo, la Gilda rilancia la proposta di consentire su base volontaria l'accesso al part time negli ultimi 5 anni di lavoro a parità di retribuzione e di sfruttare la professionalità e l'esperienza dei docenti prossimi alla pensione impiegandoli come tutor dei nuovi insegnanti.
Roma, 28 agosto 2014