Si apre il problema degli insegnanti soprannumerari degli istituti superiori Di Patre (Gilda): «Non possiamo permettere che passino dei criteri così rigidi»
Scattano i tagli alle classi: trasferiti 78 docenti
di Valeria Gianoglio - NUORO - In questi giorni, loro malgrado, hanno dovuto compilare la domanda di trasferimento.
Sono i 78 insegnanti delle scuole superiori di Nuoro e provincia, che per l’ufficio scolastico regionale sono entrati nel triste novero dei docenti “soprannumerari”.
Significa che da settembre, con l’avvio del prossimo anno scolastico, dovranno abbandonare la scuola dove hanno lavorato per tanti anni perché sono in soprannumero.
Non servono più perché sono diminuite le classi o diminuite le cattedre, o ancora perché su di loro si è abbattuta la rigida burocrazia figlia dei tagli. Per questo, da settembre dovranno forse abbandonare anche la città o il paese di residenza, per percorrere molti chilometri e andare a tappare i buchi scoperti in qualche altro istituto scolastico o in qualche altro paese.
«Sono 78, un numero che riteniamo assolutamente sproporzionato, anche soprattutto rispetto ai dati delle altre province sarde» dice la vice coordinatrice nazionale della Gilda, Maria Domenica Di Patre, che proprio di questa vicenda discuterà oggi nel corso di un incontro con il provveditore regionale agli studi, Francesco Feliziani.
«Ho chiesto chiarimenti sul numero dei soprannumerari per la provincia di Nuoro – spiega la sindacalista – e Feliziani ha fissato un incontro per oggi. Perché è vero che soprattutto nel Nuorese i bambini iscritti a scuola sono sempre meno, ma bisogna considerare anche che la scuola, per il Nuorese, e soprattutto per alcuni paesi dell’interno, rappresenta una istituzione troppo importante per permettere che su di essa vengano applicati criteri così rigidi e tagli così consistenti.
Ci batteremo perché questo non avvenga, anche al ministero, perché non è giusto che ancora una volta Nuoro sia la provincia più penalizzata. Al provveditorato regionale, del resto, ricorderemo che nel resto dell’Italia, il rapporto alunni-docenti non viene rispettato in modo così rigido». «Riconosciamo – precisa, tuttavia, Maria Domenica Di Patre – che al Provveditorato di Nuoro in questi giorni hanno fatto e stanno facendo di tutto per salvare i soprannumerari e sinora ne hanno “salvato” 12 dei 78. E questo dovrebbe consentire di gestire meglio la situazione.
Ora anche l’ufficio scolastico regionale deve fare la sua parte: glielo chiederemo ancora una volta e ci aspettiamo che Feliziani, come è già avvenuto in passato, ci ascolti. Finora ci ha parlato di una situazione dovuta a una necessità di riequilibrio e di riallineamento. Ma noi gli chiediamo solo che se proprio, questo riequilibrio, ci deve essere, che quantomeno sia più graduale. Perché 78 docenti soprannumerari sono davvero troppi.
Con questi numeri, tra l’altro, cosa resterebbe ai precari? Non ci sarebbero né immissioni in ruolo, né supplenze. Sarebbe, insomma, una vera tragedia, alla quale ci opporremo con tutte le nostre forze per strappare tutti i posti che possiamo. E poi faremo la battaglia per avere le deroghe nell’organico di fatto».