Avviare un "gemellaggio Nord-Sud" per diffondere i laboratori didattici. Dare una cornice legislativa e strumenti all'apprendimento permanente. Sono alcune delle carte che il sottosegretario all'Istruzione, Elena Ugolini, giudica decisive per diffondere la cultura tecnica nel Paese e ridurre il gap di figure specializzate lamentato dalle imprese. Magari insieme al rilancio dei poli tecnico-professionali proposto dal Dl sulle semplificazioni.
Partiamo dall'articolo 52 del decreto sugli istituti tecnici superiori. Quali sono i suoi obiettivi?
L'articolo 52 non riguarda solo gli Its ma anche la promozione dei poli tecnico-professionali e il coordinamento di tutta l'offerta territoriale di formazione, il raccordo con il mondo delle aziende, delle imprese, della ricerca e dell'innovazione. L'obiettivo è potenziare tutta la filiera che va dagli istituti tecnici e professionali, alla istruzione-formazione professionale, agli istituti tecnici superiori (Its), fino all'apprendistato. Il futuro dei giovani, anche di quelli che in questo momento non studiano né lavorano, può dipendere dal tipo di proposta che noi adulti, mettendo insieme tutte le risorse che abbiamo, sapremo fare loro.
In che modo?