Il ministero assegna all’isola 301 nuovi insegnanti di ruoloMa per i sindacati ne sarebbero serviti settecento In provincia di Sassari il record di precari stabilizzati: 104 di Valeria Gianoglio - NUORO - Attesi ormai da diverse settimane, e in netto ritardo rispetto all’anno scorso, ieri sera, finalmente, il ministero dell’Istruzione retto da Maria Chiara Carrozza ha sfornato i numeri delle immissioni in ruolo dei docenti, e ha fornito i dati regione per regione, e nella tarda serata è arrivato anche il dato provincia per provincia. Cattedre vacanti. Ma la Sardegna può tirare solo un parziale sospiro di sollievo: degli 11.206 insegnanti che da settembre, dopo anni di sudato precariato, conquisteranno una cattedra di ruolo, solo il 2,7 per cento verrà assunto per le scuole dell’isola. Sono 301, a fronte di un fabbisogno, invece, che si aggira intorno a 700. Secondo i sindacati ne sarebbero serviti più del doppio, considerati i 324 pensionamenti e le mille cattedre vacanti. Sono 301, invece: 101 per la provincia di Cagliari, 104 per Sassari, 61 per Nuoro, e 35 per Oristano. La legge Fornero. Un numero che la stessa vicecoordinatrice nazionale della Gilda, la nuorese Maria Domenica Di Patre – unica sindacalista sarda presente ieri, sino a tarda sera, al tavolo ministeriale – non esita a definire «davvero esiguo, sia per la Sardegna, sia per il dato nazionale: ne avevamo chiesto, infatti, 25mila per coprire tutti i posti in organico di diritto liberi e disponibili, ovvero dove non ci sono esuberi». «Ma purtroppo – aggiunge – è anche questo un effetto nefasto della legge Fornero e della rovina del turn-over così come lo ha concepito il ministro. Una legge che prescrive che non si possano fare più assunzioni dei pensionamenti. Bisogna considerare, poi, l’alto numero dei docenti che risultano in esubero. In tutta Italia superano gli ottomila, e il problema tocca in particolare la nostra Sardegna. Ci sono più docenti, insomma, rispetto alle cattedre che risultano libere». Scuola sempre più vecchia. Una situazione decisamente complicata, insomma, per la scuola sarda che da settembre sarà una scuola con una classe insegnante sempre più anziana, proprio per effetto della legge Fornero e dei pensionamenti fatti con il contagocce – sono 324 quelli dell’ultimo anno secondo i numeri forniti dal coordinatore regionale della Gilda, Gianfranco Meloni che sino a tarda sera ha lavorato sui dati del ministero. Ma la numero due nazionale del sindacato Gilda annuncia che come sempre darà battaglia. «Porteremo la nostra protesta in piazza e nei palazzi romani – annuncia Maria Di Patre – sia per avere immissioni in ruolo per tutti i quasi 25mila posti liberi e disponibili, sia per la questione degli scatti e per rivedere la legge Fornero». Per il momento, dunque, il ministero concede all’isola soltanto 301 immissioni in ruolo: 32 sono per la scuola materna, 57 per le scuole elementari, 58 per le scuole medie, 101 per le scuole superiori, 51 insegnanti di sostegno, e due per i cosiddetti “educativi”, ovvero gli insegnanti che lavorano nei convitti. Il Nord fa la parte del leone. Appena poco più della Sardegna, ne ha avuto le Marche: 308 immissioni in ruolo. Mentre meno dell’isola, ne hanno avute l’Umbria, il Friuli e la Basilicata. La parte del leone, in rapporto ovviamente alla popolazione, l’hanno fatta le regioni del Nord Italia che hanno portato a casa il 48,6 per cento delle immissioni in ruolo per complessivi 5197 docenti. Ripartizioni per provincia. Ma nella tarda serata di ieri il tavolo ministeriale ha sfornato anche le ripartizioni delle immissioni in ruolo, provincia per provincia. Cagliari e provincia: 101 immissioni in ruolo. Delle quali 16 alle materne, 24 alle elementari, 14 alle medie, 33 alle superiori,13 docenti di sostegno, un educativo. Sassari e provincia: 104 immissioni in ruolo, 6 alle materne, 16 alle elementari, 29 alle medie, 33 alle superiori, 19 nel sostegno, un “educativo”. Nuoro e provincia: 61 immissioni in ruolo. Delle quali 8 alle materne, 14 alle elementari, 7 alle medie, 17 alle superiori, 15 nel sostegno. Infine Oristano e provincia, fanalino di coda, con appema 35 immissioni in ruolo di insegnanti. Delle quali 2 alle materne, 3 alle elementari, 8 alle medie, 18 alle superiori e 4 nel sostegno. da La Nuova Sardegna del 21 agosto 2013
Visualizzato 2342 volte
Last modified on Mercoledì, 21 Agosto 2013 10:41