NUORO. I primi che ne hanno assaggiato gli effetti devastanti sono stati i docenti del Nuorese che lavorano in Ogliastra. Un istituto comprensivo tagliato senza pietà ad anno scolastico cominciato. Un caso unico nell'isola, sconosciuto anche al ministero finché la Gilda non ha raccontato tutto. Ma ieri l'incubo-accorpamenti è scoppiato anche a Nuoro. Due istituti e altrettanti presidi tagliati nel capoluogo barbaricino dal settembre 2012. Scuole accorpate sino a formare quattro istituti comprensivi. A meno che qualche paese dei dintorni non decida di aggregarsi a Nuoro per formare un quinto istituto. Il caos accorpamenti è venuto fuori nel corso di una riunione convocata in municipio dal sindaco Sandro Bianchi.
La vice coordinatrice nazionale della Gilda, e coordinatrice provinciale, Maria Di Patre, ne aveva già discusso nel corso di diversi incontri al ministero. I fatti sono questi. Dal prossimo anno scolastico, non ci sono santi, il ministero dell'Istruzione, ha deciso che in tutta Italia verranno accorpati gli istituti scolastici che hanno meno di 1000 alunni. Per la Sardegna e per poche altre regioni, tuttavia, il limite è fissato a 500 alunni. Sotto quella cifra, si accorpa. Ovvero, sparisce la direzione didattica, viene tagliata e ricollocata in altra sede la segreteria, la presidenza, e dintorni.
Con inevitabili disagi per gli studenti, per la programmazione didattica, persino per la nomina dei supplenti e per la gestione dei (pochi) fondi d'istituto.
Per non parlare, poi, dei poveri insegnanti precari che vedranno sfumare ancora di più le possibilità di un lavoro stabile. Ci sono persino risvolti tragicomici. Tanto per fare un esempio, a un alunno che rimarrà in una delle scuole con la direzione accorpata a un altro istituto, non si potrà più dire «Ti spedisco dal preside». Perché il preside con il suo staff, magari, è stato spostato a 45 chilometri di distanza. Sta succedendo a Talana, dove il personale dell'istituto comprensivo che comprendeva anche Urzulei è stato costretto a spostarsi a Villagrande, mentre un'altra parte è finita a Baunei.
«Avrebbe avuto più senso accorparci a Tortolì» fa notare la docente e sindacalista Gilda, Rosanna Fronteddu - visto che dista solo 25 chilometri». I comuni si erano opposti a questo taglio, il Tar aveva concesso loro la sospensiva, ma il consiglio di Stato l'ha annullata e il provveditorato regionale l'ha resa esecutiva ad anno scolastico già cominciato. «Il ministero non ne sapeva nulla - spiega la Di Patre - quando ho raccontato la cosa, sono cascati dalle nuvole. Stiamo lavorando per trovare una soluzione che congeli i trasferimenti sino al prossimo anno». E nell'attesa, non si contano le proteste dei genitori e dei sindaci di Talana e Urzulei, mentre i docenti hanno scritto al direttore scolastico regionale. «A Nuoro città - spiega la Di Patre - in base a questi parametri, si potranno fare 4 istituti comprensivi. Significa che, visto che ora abbiamo due scuole medie e quattro direzioni didattiche, perderemo due istituti e relativi presidi. Verranno scorporate le classi e il personale di segreteria. Con annessi problemi e disagi. Il quinto istituto si potrà ottenere se qualche comune vicino, deciderà di aggregarsi. Sarà un problema politico. Va da se che come sindacato avremmo preferito non parlare di accorpamenti, ma il ministero ha detto che comunque li farà, quindi il nostro sforzo sarà quello di rendere tutto il meno traumatico possibile. Rimane il fatto che si taglia sempre di più sulla scuola, e che il ministero dell'Istruzione è sempre più in balia di quello delle Finanze. Devono capire che la scuola non può finire nel calderone del pubblico impiego».