E A FIRENZE SI TEME PER IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO

Written by Sabato, 02 Luglio 2011 09:50
SOLE24OREIl prof con problemi di salute perderà lo status di docente e diventerà assistente tecnico o amministrativo (Ata), mantenendo però lo stipendio. A stabilirlo è la manovra varata dal Governo, che mette nero su bianco le regole applicative di una vecchia norma: ad oggi, infatti, i 4mila-5mila docenti che, per motivi medici permanenti, non possono più insegnare vengono dirottati verso biblioteche, sale di informatica o laboratori linguistici. Ma se, finora, anche l'insegnante impiegato in biblioteca resta un «docente», con la manovra le cose cambieranno.
Da prof a "bidello" il passo è più breve di quel che sembra. E per chi non presenta la domanda entro 30 giorni dalla data del certificato medico è prevista la mobilità intercompartimentale, ossia lo spostamento in altre amministrazioni pubbliche. La manovra prevede che il personale venga reimmesso in ruolo su posto vacante con priorità nella provincia di appartenenza e mantenga il maggior trattamento economico. In ogni caso, comunque, le immissioni nei ruoli Ata saranno vincolate al piano di assunzioni.
Secondo la Gilda con questo provvedimento «si va a chiarire una situazione già esistente, visto che dal 1984 i docenti che non possono insegnare trovano altri ruoli», spiega Rino Di Meglio, segretario del sindacato insegnanti.
Le amministrazioni pubbliche verso cui saranno dirottati i docenti che non presenteranno l'istanza saranno individuate in un decreto che arriverà entro 90 giorni dall'entrata in vigore della manovra.
La novità non preoccupa il segretario della Uil scuola, secondo cui «se un insegnante ha una patologia depressivo-psicologica che gli impedisce di essere a contatto con gli alunni va utilizzato in altri ambiti, che possono essere scolastici o non, in base alla sua decisione di presentare l'istanza».
Contrario, invece, Mimmo Pantaleo della Flc scuola: «È una norma palesemente penalizzante per i professori, che si troverebbero a ricoprire ruoli da personale Ata. Altra cosa è, invece, la mobilità, che rappresenta una soluzione più idonea perché salvaguarda le competenze e la professionalità del lavoratore».
L'ipotesi del prof che diventa bidello non convince del tutto anche perché «rischiano di aprirsi numerosi contenziosi», avverte Pantaleo. Perché se è vero che si conserva lo stipendio da insegnante, è altrettanto vero che si perde lo status di docente.
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