La Gilda: spariranno intere classi, è ora di mobilitarsi

Written by Lunedì, 13 Giugno 2011 16:26
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La Gilda: spariranno intere classi, è ora di mobilitarsi

Sei docenti in meno alle Magistrali, a Gavoi salta la prima liceo

VALERIA GIANOGLIO

NUORO. Prima, arriva una telefonata da Gavoi. «Da settembre cancelleranno la prima liceo classico». Poi, alla spicciolata, arrivano un mucchio di segnalazioni dall'istituto Magistrale di Nuoro: «Sei docenti, dal prossimo anno scolastico, saranno in soprannumero». Infine, alcune chiamate, disperate, da Osini: «Vogliono unificare la prima, seconda e terza media, in una classe unica». E alla Gilda nuorese cominciano a sentire forte la puzza di bruciato e di nuovi, feroci, tagli che nessuno aveva preventivato. Maria Domenica Di Patre, coordinatrice provinciale del sindacato e numero due nazionale, parte decisa all'attacco.

 

Telefonate, "udienze" al Provveditorato provinciale, comunicazioni con il ministero. Gratta gratta, dopo essersi confrontata a Roma con i colleghi di altre parti d'Italia, scopre, la sindacalista, che la provincia di Nuoro e l'intera Sardegna sono le uniche zone in tutto lo Stivale dove l'ufficio scolastico regionale non ha informato i sindacati sui nuovi tagli. In provincia, le cattedre tagliate, si aggirano intorno a sessanta.


«Lamentiamo con forza questo problema - dice Maria Di Patre - non è giusto che la direzione scolastica regionale non ci abbia fornito, come invece è successo nelle altre regioni, l'informativa sugli organici. Tant'è che l'ultima ondata di tagli alle scuole superiori in particolare, l'abbiamo scoperta solo grazie alle decine di segnalazioni di docenti e genitori preoccupati che ci sono arrivate al sindacato. Sono tagli feroci, con i quali si rischia l'interruzione di pubblico servizio». Chi pensava, insomma, che la scure del ministero dell'Istruzione si fosse fermata alcuni mesi fa, si sbagliava. È notizia di queste ore e l'intera Barbagia ne sta cominciando a scoprire le conseguenze, non solo a Nuoro città ma soprattutto nei piccoli paesi della provincia. L'elenco delle vittime è nutrito e variegato.

Tra i casi più eclatanti si conta Gavoi: da settembre, senza che nessuno li avesse avvisati per tempo, gli otto alunni che sinora erano in quinta ginnasio, vedranno la loro futura classe sparire nel nulla. Da settembre, infatti, la loro prima liceo non esisterà più. «Ci chiediamo tutti come faranno i genitori a sistemare i loro figli nelle prime liceo di altri centri - dice la sindacalista Di Patre - così facendo stanno costringendo tante famiglie a riprogrammare tutto da un momento all'altro, mandare i loro figli a vivere in un'altra città, con pochissimi mesi di preavviso. E chi non ha i soldi per farlo?».
Un altro, triste, esempio tra i tanti segnalati alla Gilda arriva dalla scuola media di Osini.

Lì, dal prossimo anno scolastico gli studenti di prima, seconda e terza media saranno costretti a convivere nella stessa classe. Che diventa, infatti, una «pluriclasse». «Chiediamo a tutti, stavolta, di mobilitarsi per impedire che la situazione rimanga così - dice Maria Di Patre, che martedì affronterà la questione in una riunione romana al ministero - ci rivolgiamo ai politici locali ma soprattutto ai genitori: è in gioco il futuro dei loro figli».

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