Circa mille tra dirigenti sindacali e insegnanti hanno partecipato questa mattina alla manifestazione indetta da Gilda-Unams, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals-Confsal al teatro Quirino di Roma per protestare contro le misure previste dalla manovra correttiva per la scuola.
“La scuola dice no alla doppia manovra”: ecco il messaggio che i rappresentanti sindacali hanno lanciato oggi al Governo dal palco del Quirino e durante il sit-in che si è svolto davanti al Senato.
“È inaccettabile – ha dichiarato il coordinatore nazionale della Gilda-Unams, Rino Di Meglio - che siano sempre i poveri a pagare, mentre la classe politica continua a sprecare risorse. Il caso delle Province è emblematico: tutti affermano che si tratta di enti inutili, eppure il Governo ha fatto marcia indietro persino sull’abolizione di quelle quattro piccole Province che, in ogni caso, avrebbero inciso in maniera del tutto marginale. La soppressione di tutte le Province farebbe risparmiare 14 miliardi di euro, cioè oltre la metà dell’importo complessivo della manovra. Perché, allora, non si interviene su questo fronte? E ancora: perché non si applica l’addizionale Irpef per tutti e soltanto gli insegnanti sono costretti a perdere 3mila euro all’anno? Evidentemente, mancano il coraggio e la volontà politica per varare una Finanziaria che sia davvero lacrime e sangue per tutti, come in Germania, e si preferisce colpire soltanto le categorie più deboli”.
Di Meglio ha poi rivendicato “più spazi nei mass media per i problemi della scuola” e ha annunciato: “Se la situazione non cambierà, le proteste andranno avanti con ogni mezzo lecito: abbiamo già deciso che i nostri docenti, l’anno prossimo, boicotteranno le gite scolastiche”.
Roma, 15 giugno 2010
Ufficio stampa Gilda Insegnanti