Comunicati

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“Quando il ministro Boschi afferma che la scuola è in mano ai sindacati, compie un’opera di vergognosa mistificazione. Lo scorso 5 maggio ha scioperato l’80% degli insegnanti e in piazza a protestare contro una pessima riforma c’era l’intero popolo della scuola. I sindacati sono soltanto uno strumento organizzativo che ha consentito di far emergere il dissenso. Il Governo, invece di aprire un dialogo, attraverso i suoi esponenti insulta gli insegnanti”. A dichiararlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti.
“Su assunzione diretta da parte del dirigente scolastico, reclutamento attraverso albi triennali territoriali e stabilizzazione dei precari da stralciare dal ddl e attuare con un decreto legge, il Pd non ha dimostrato alcun segnale di apertura. Un'inamovibilità che purtroppo ci aspettavamo e alla quale rispondiamo appellandoci al Parlamento, affinché ascolti concretamente il mondo della scuola sceso in piazza il 5 maggio e accolga la richiesta di incontro avanzata dai sindacati”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta l'incontro avvenuto questa mattina al Nazareno con Matteo Orfini, Lorenzo Guerini, Francesca Puglisi e Simona Malpezzi.
Una giornata di straordinaria partecipazione allo sciopero cui ha aderito l´80% dei lavoratori e alle manifestazioni nelle città italiane.Il mondo della scuola si è espresso in modo chiaro e forte contro un progetto di riforma che non solo i lavoratori, ma anche studenti, famiglie e cittadini sentono lontano dai loro bisogni e dalle loro attese. Pretendere di riformare la scuola facendo a meno di ascoltarla è un atto di presunzione che non aiuta certo la scuola italiana a percorrere la strada della vera innovazione, di un cambiamento giusto, necessario e condiviso. Gli insegnanti hanno chiesto chiaramente di essere ascoltati.Il presidente…