"Non abbiamo firmato il contratto sulla mobilità 2017/2018 per coerenza con la posizione di intransigente contrarietà verso la chiamata diretta e agli ambiti territoriali previsti dalla legge 107/2015". A dichiararlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti. "Apprezziamo lo sforzo della ministra Fedeli di tentare una faticosa mediazione per mitigare temporaneamente gli effetti negativi della riforma - afferma Di Meglio - ma non è bastato per superare le criticità maggiori.