"Un'ipotesi allo studio che ci lascia perplessi – sottolinea il coordinatore nazionale del sindacato, Rino Di Meglio – soprattutto alla luce delle statistiche sia nazionali che internazionali. Tutti i dati, infatti, fotografano una realtà precisa: l'Italia investe per la scuola, in percentuale sul Pil, meno della media europea".
Le proposte all'esame della Commissione di esperti, pur con diverse articolazioni, convergerebbero sulla necessità di ridurre di un anno (da 13 a 12) il percorso scolastico degli allievi italiani e quantificano i risparmi che in questo modo si potrebbero ottenere in 1 miliardo e 380 milioni di euro annui. Ma è sulle motivazioni psico-pedagogiche e culturali addotte che la Gilda vuole vederci chiaro: "Su tutte le argomentazioni, compresa quella che 'è così in tutta Europa' – continua Di Meglio – sarebbe bene aprire una franca discussione".
Il sindacato, oltre a ribadire la sua ferma contrarietà alle conclusioni dell'organismo tecnico, rilancia quindi con le sue proposte alla politica: "Abbiamo chiesto – conclude la nota – che il nuovo governo incrementi gli investimenti nell'istruzione, portandoli almeno a livello della media europea, affinché la scuola possa contribuire allo sviluppo futuro del Paese".
Roma, 25 gennaio 2013