"Mettere in piedi la macchina concorsuale, infatti – spiega il coordinatore nazionale del sindacato, Rino Di Meglio – senza aver prima affrontato i problemi di tutti coloro che sono già abilitati all'insegnamento, costituisce solo un grande spreco e mostra l'indifferenza ministeriale nei confronti dei precari".
La Gilda, infine, ribadisce la sua contrarietà sul metodo seguito dal Miur fino a questo momento: "Mai, fino a ora – conclude Di Meglio – un ministro aveva fatto un passo così importante come quello di indire un concorso senza curarsi di consultare i sindacati e ascoltare il loro parere".
Roma, 25 settembre 2012