Questi docenti sono malati di stress

Written by Venerdì, 10 Febbraio 2012 18:40
SOLE24OREAvviare un "gemellaggio Nord-Sud" per diffondere i laboratori didattici. Dare una cornice legislativa e strumenti all'apprendimento permanente. Sono alcune delle carte che il sottosegretario all'Istruzione, Elena Ugolini, giudica decisive per diffondere la cultura tecnica nel Paese e ridurre il gap di figure specializzate lamentato dalle imprese. Magari insieme al rilancio dei poli tecnico-professionali proposto dal Dl sulle semplificazioni.
Partiamo dall'articolo 52 del decreto sugli istituti tecnici superiori. Quali sono i suoi obiettivi?
L'articolo 52 non riguarda solo gli Its ma anche la promozione dei poli tecnico-professionali e il coordinamento di tutta l'offerta territoriale di formazione, il raccordo con il mondo delle aziende, delle imprese, della ricerca e dell'innovazione. L'obiettivo è potenziare tutta la filiera che va dagli istituti tecnici e professionali, alla istruzione-formazione professionale, agli istituti tecnici superiori (Its), fino all'apprendistato. Il futuro dei giovani, anche di quelli che in questo momento non studiano né lavorano, può dipendere dal tipo di proposta che noi adulti, mettendo insieme tutte le risorse che abbiamo, sapremo fare loro.
In che modo?

Valorizzando la cultura tecnica che fa parte del nostro Dna. L'Italia ha una grande tradizione liceale, ma molti si dimenticano che il nostro Paese ha anche una grande tradizione di istituti tecnici e professionali che ha fatto la fortuna di tanti distretti produttivi. Anche solo pensando alla realtà della mia città, (Bologna, ndr), sarebbe impossibile spiegare l'esistenza di uno dei distretti industriali tra i più competitivi al mondo nel settore delle macchine automatiche senza chiamare in causa l'istituto Aldini Valeriani. Ma oggi occorre fare un passo avanti. Le piccole e medie imprese di cui è intessuto il nostro Paese sono in difficoltà davanti alle sfide del mercato globale senza una collaborazione strategica nel settore della ricerca, e della formazione. Il campus nel settore delle automotive nato in Abruzzo per l'iniziativa di più di 100 aziende, sede di un prestigioso istituto tecnico superiore nel settore meccatronica, è un esempio di questo.
Da quell'articolo è sparito però il voto ponderale chiesto dalle imprese. Come mai?
È stata una sorpresa anche per me e spero che venga recuperato nel corso dell'iter parlamentare. L'ente che gestisce un Its è una fondazione di partecipazioni e quindi mi sembra giusto che chi partecipa con un investimento economico o di risorse umane diverso abbia un peso diverso nelle decisioni. Tra pochi giorni si chiuderanno le iscrizioni alle superiori. Mi lasci dire che scegliere l'istruzione tecnica significa sapere perché "quando Valentino Rossi piega non cade", significa capire non solo le leggi delle fisica e della meccanica che ci sono in gioco, ma anche come è possibile costruire una moto che risponda ai suoi comandi...
Come migliorare l'offerta formativa?
Per le regioni del Sud esiste la grande possibilità dei fondi del Pon. Con il ministro Fabrizio Barca stiamo impostando un piano sistematico di intervento per la costruzione di una infrastruttura fondamentale per lo sviluppo del Paese nel nome di un "gemellaggio nord-Sud" più ampio.
Il rapporto scuola-lavoro è un tema da discutere al tavolo sulla riforma del Welfare coordinato dal ministro Fornero?
Sono convinta che occorra recuperare un rapporto tra il mondo della scuola e il lavoro. Tutti i ragazzi, anche quelli dei licei dovrebbero fare stage o tirocini formativi durante l'estate. Il mondo del lavoro è affascinante, la capacità di costruire, di collaborare e di risolvere problemi sono il tessuto di cui è fatto, anche a costo di grandi sacrifici. C'è un testo unico sull'apprendistato da cui potrebbero nascere anche nuovi modelli di formazione, magari recuperando il modello delle scuole botteghe in settori, come l'artigianato che stanno scomparendo. Adesso penso sia urgente riprendere in mano il tema dell'apprendimento permanente. La riqualificazione professionale, la valorizzazione dell'apprendimento formale, no formale e informale possono essere la strada per aiutare chi ha perso il lavoro a trovare una nuova occupazione oppure a crearne uno nuovo.

 

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