Centinaia di scuole in tutta Italia, decine di migliaia di docenti e una pioggia di e-mail: ecco i numeri che testimoniano il successo delle assemblee promosse oggi dalla Gilda degli Insegnanti e svoltesi in diretta web.
Scatti di anzianità, sovraffollamento delle classi, tagli degli organici, tempo pieno e compresenze sono alcuni degli argomenti sollevati dai docenti negli interventi arrivati via e-mail all’assemblea che si è tenuta al Centro congressi Frentani di Roma.
“Stiamo assistendo a una vergognosa propaganda da parte del Governo – ha detto il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio – con ministri impegnati in una campagna denigratoria nei confronti dei docenti, definiti parassiti e fannulloni”.
Nel suo intervento Di Meglio ha sottolineato i gravi disagi provocati nella scuola primaria dal ritorno del cosiddetto maestro unico che “con i tagli agli organici ha generato, invece, una moltiplicazione degli insegnanti, impone orari assurdi, rende impossibile sostituire i colleghi assenti per malattia e riduce i docenti al ruolo di baby sitter in classi-pollaio dove gli alunni vengono smistati come pacchi postali”.
Parlando dei precari, Di Meglio li ha definiti “vittime di un olocausto”, ricordando che la scure del Governo falcidia 130mila posti in tre anni.
In merito al blocco degli scatti di anzianità, il coordinatore nazionale ha ribadito la “grave ingiustizia perpetrata ai danni degli insegnanti che subiscono non solo il blocco dei contratti, ma anche delle progressioni economiche. Noi – ha chiarito il leader della Gilda – non accetteremo il gioco delle tre carte annunciato dal ministro Gelmini che intende dirottare sul merito le risorse finora destinate agli scatti di anzianità e il compenso accessorio (Rpd). Si tratta di somme stabilite dal contratto di lavoro e che ci appartengono, ecco perché dobbiamo mobilitarci al massimo per salvaguardare gli scatti e la nostra dignità professionale”.
Roma, 28 settembre 2010