Nel proseguire la sua battaglia in favore degli insegnanti precari della Scuola pubblica, la Gilda degli Insegnanti di Padova ottiene oggi una nuova, e ancor più significativa, vittoria.
Il 14 gennaio 2011 presso il Tribunale del Lavoro di Padova, il Giudice del lavoro Dott.ssa Barbara Bortot si è pronunciata (Sent. N. 18/11) sul ricorso avviato dagli Avvocati Marco Cini e Giovanni Attilio De Martin – del Foro di Padova – per conto di 31 Docenti precari che si erano rivolti alla Gilda di Padova; il ricorso si propone di ottenere, parallelamente a quello per la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato, il riconoscimento del diritto alla progressione economica, tramite attribuzione degli scatti di anzianità.
Dal BLOG Burnout, curato da Vittorio Lodolo D'Oria
Dopo la pubblicazione dell'indagine 2009 ecco puntuale l'esito del report 2010 sulla salute psicofisica dei docenti. I dati che emergono non possono definirsi confortanti, ma sollecitano addetti ai lavori, istituzioni e parti sociali a urgenti riflessioni in materia di contrasto e prevenzione dello Stress Lavoro Correlato.
Il fenomeno del disagio mentale professionale (DMP) degli insegnanti, più noto col nome di burnout, assume particolare rilevanza alla luce della nuova normativa sulla tutela della salute nei posti di lavoro (art. 28 del D. L.gs 81/08 e s.m.). Questa pone in capo al datore di lavoro il compito di individuare e contrastare i rischi da stress-lavoro-correlato (SLC), tenendo in giusto conto anche il genere e l'età del lavoratore. I dati del Ministero della Pubblica Istruzione, mostrano che il corpo docente è per l'82% composto da donne con un'età media di circa 50 anni. La categoria professionale dei docenti rientra tra le cosiddette helping profession e risulta essere maggiormente esposta ad usura psicofisica (2; 4; 6; 12; 13; 14; 15; 16; 17; 23; 24; 25; 26; 27; 29). Nonostante ciò, nell'opinione pubblica è ben radicata la convinzione che la suddetta categoria fruisce di una condizione privilegiata (orario di lavoro ridotto e ferie prolungate).
Il Dott.Biondi ha relazionato mettendo in rilievo le caratteristiche di sperimentalità dei provvedimenti che dovrebbero essere finalizzati a definire, anche nel nostro ordinamento scolastico, strumenti condivisi e omogenei di valutazione delle performance delle scuole e dei docenti. Ha ribadito che è impossibile applicare meccanicamente i principi generali contenuti nella legge 150/09 (cd legge Brunetta) che non riconosce nel suo corpo la specificità del lavoro di insegnanti e dirigenti scolastici.